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    Intermania: Icardi e Kondogbia, due falsi problemi

    Intermania: Icardi e Kondogbia, due falsi problemi

    L'Inter è un caso più unico che raro: sempre al centro delle polemiche, anche quando arrivano i risultati. Proprio come sta succedendo in questa prima parte di campionato, nonostante il primo posto in classifica. Eppure la squadra di Mancini attira critiche come il formaggio fa con i topi: l'importante è non cadere nella trappola e continuare a remare tutti insieme nella stessa direzione. 

    GEMELLI DIVERSI - Basti pensare ai "casi" Icardi e Kondogbia. I due classe 1993 sono i nerazzurri più giovani (fatta eccezione per gli Under 20 Manaj, Dimarco e Gnoukouri), con l'ingaggio più alto e col valore di mercato più elevato. Un motivo ci sarà. L'Inter sa bene di avere in casa due patrimoni e farà di tutto per valorizzarli al massimo. Ciò non vuol dire farli giocare titolari sempre e comunque, anche se ogni loro singola esclusione fa molto rumore. Colpa delle aspettative: il centrocampista francese è stato il grande colpo dello scorso mercato estivo, soffiato al Milan in un'asta multi-milionaria; l'attaccante argentino è il capocannoniere in carica della Serie A, blindato con un nuovo contratto fino al 2019 e promosso capitano. Finora Kondogbia ha raccolto 11 presenze su 11, partendo solo 2 volte dalla panchina. Assenze per infortunio a parte, Icardi è stato escluso per scelta tecnica solo nell'ultima partita. I musi lunghi sotto il cappuccio intravisti in panchina contro Juventus (Kondogbia) e Roma (Icardi, che dopo Bologna si era lamentato per i pochi palloni che gli arrivano) non aiutano, ma entrambi hanno partecipato ai festeggiamenti della squadra, come testimonia la stessa foto postata nei rispettivi profili ufficiali sui social network. Inoltre i grandi calciatori devono arrabbiarsi quando non giocano, altrimenti non potrebbero definirsi tali. 

    ROSA DI SPINE - E i grandi club come l'Inter devono avere una rosa con tanti talenti, tutti potenzialmente titolari. Poi tocca all'allenatore saper gestire il gruppo e tirare fuori il massimo da ogni singolo elemento, facendoli giocare insieme da squadra. Il turnover di Mancini funziona: non ha mai schierato la stessa formazione, utilizzando 22 dei 28 giocatori a disposizione. Tutti tranne i due portieri di riserva (Carrizo e Berni), due reduci da gravi infortuni (Vidic e Dodò), un Primavera (Dimarco) e un mistero (Montoya). In particolare, nelle ultime tre partite giocate nel giro di una settimana, sono scesi in campo ben 20 giocatori: alla precedente lista degli esclusi si aggiungono solo i giovani Gnoukouri e Manaj. La stagione è ancora lunga e, anche senza coppe europee, per restare in alto ci sarà bisogno dell'aiuto di tutti. Specialmente di Icardi e Kondogbia, due "problemi" che qualsiasi altra squadra di Serie A vorrebbe avere. Perché si risolvono da soli: il loro rendimento deve migliorare e migliorerà. 

    @CriGiudici

     


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