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    Intermania: il ko non è colpa di Gagliardini e Dimarco, lezione per Milan e Bayern

    Intermania: il ko non è colpa di Gagliardini e Dimarco, lezione per Milan e Bayern

    • Cristian Giudici
    Déjà-vu. L'Inter perde 3-1 in casa della Lazio. Come l'anno scorso, quando aveva dominato per gran parte della partita. Invece stavolta la prestazione dei nerazzurri lascia a desiderare anche sotto l'aspetto del gioco. 

    SINISTRA IN CRISI - Dieci mesi fa aprì le marcature su rigore Perisic, la cui mancanza si sente eccome. Al suo posto ha giocato Dimarco, protagonista anche l'anno scorso per aver subito un fallo (non fischiato) nell'azione che portò al 2-1 segnato da Felipe Anderson. In gol anche ieri grazie a un errore difensivo dello stesso Dimarco, finito sul banco degli imputati insieme a Gagliardini. 

    (IN)COLPEVOLE - I due italiani sono quelli che guadagnano di meno nella formazione titolare schierata all'Olimpico, ma non è questo il punto. L'Inter non ha perso per colpa di Dimarco, che ha peccato di eccessiva generosità. Chi può si riveda i tre minuti prima del gol dell'1-0 e noterà che l'esterno sinistro ha corso scattando avanti e indietro per tutta la fascia laterale un paio di volte, quindi non poteva essere lucido sull'azione incriminata perché era in evidente debito di ossigeno. Poi dal suo piede mancino sono nate la rete del momentaneo pareggio segnata da Lautaro e poco dopo l'occasione da gol con il colpo di testa di Dumfries, senza dimenticare che l'Inter era comunque riuscita a raddrizzare il risultato prima di crollare nel finale. Dimarco è stato sostituito da Gosens, che non ha fatto meglio, anzi...

    SCELTE DECISIVE - Gagliardini non aveva sfigurato contro Milinkovic-Savic nel primo tempo in fase difensiva, non a caso il serbo si è spostato dall'altra parte per sfornare un assist al bacio per il gol di Felipe Anderson. Un altro discorso è quando il centrocampista italiano ex Atalanta ha la palla tra i piedi, ma in questo caso la colpa è di chi lo ha fatto giocare. Sarri ha azzeccato i cambi e vinto la partita con Luis Alberto e Pedro, invece Inzaghi ha sbagliato la formazione e le sostituzioni: Dumfries aveva ancora benzina nelle gambe. 

    LEZIONE - La speranza è che questa sconfitta serva da lezione come l'anno scorso, quando al ko di Roma seguirono 14 risultati utili consecutivi in campionato con 11 vittorie e 3 pareggi. Una striscia positiva interrotta dal derby perso con il Milan, avversario sabato prossimo a San Siro. Dove prima (martedì) arriva la Cremonese e dopo (mercoledì 7 settembre) il Bayern Monaco. Per non sfigurare contro i campioni d'Italia e di Germania servirà ben altra Inter. 
     

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