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    Intermania: Ronaldo più amato di Mourinho

    Intermania: Ronaldo più amato di Mourinho

    • Cristian Giudici

    Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Rivedere Ronaldo e Mourinho a San Siro durante una partita dell'Inter non può lasciare indifferente il popolo nerazzurro, che non li dimenticherà mai. Solo applausi e gratitudine infinita per lo Special One, il condottiero del Triplete. Invece al Fenomeno sono stati indirizzati brutti striscioni e cori con tanto di insulti ("Uomo di m...") provenienti dalla Curva Nord che, al contrario di Moratti, non gli perdonerà mai il peccato mortale di aver vestito la maglia rossonera del Milan

    IL FENOMENO - Ma l'attaccante brasiliano rimarrà per sempre nel cuore della stragrande maggioranza dei tifosi, quelli più sani e più veri. Anche più di Mourinho. Sì, proprio così. Perché, mentre l'allenatore portoghese ha conosciuto solo successi nei suoi due anni nerazzurri, Ronaldo ha passato gioie e dolori in cinque anni di Inter. A partire dall'indimenticabile prima stagione 1997/98. Quella del Pallone d'Oro alzato a San Siro prima di un'Inter-Juve decisa proprio da una magia del Fenomeno in versione assist-man per Djorkaeff; quella del rigore non fischiatogli dall'arbitro Ceccarini dopo lo scontro con Iuliano nel ritorno a Torino; quella della Coppa Uefa vinta a Parigi in finale contro la Lazio: doppio passo, salta Marchegiani e mette dentro la palla del 3-0. Sempre con la Lazio, a Roma, sono legate le due immagini più dolorose della storia interista di Ronaldo, scoppiato in lacrime: di dolore il 12 aprile 2000 quando il suo ginocchio fa crack e si rompe il tendine rotuleo, di tristezza il 5 maggio 2002 dopo lo scudetto buttato all'ultima giornata di campionato. Anche per questo gli interisti ameranno eternamente e incondizionatamente il Fenomeno: come lui nessuno mai. 

    @CriGiudici
     

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