Intermania: i casi Ranocchia e Guarin
Il mercato di gennaio 2014 dell'Inter passa agli archivi come la prima campagna acquisti dell'era Thohir, che si è presentato mettendo a segno il colpo più costoso del campionato italiano: Hernanes. La sensazione è che quella appena conclusa possa essere l'ultima finestra di trasferimenti con Branca, il cui margine di manovra è già stato ridotto come dimostra la presenza nella trattative di Fassone, che prima d'ora non si era mai occupato di mercato. Resta ancora da stabilire se, al posto dell'attuale direttore dell'area tecnica nerazzurra, a fine stagione arriverà un uomo nuovo oppure se verrà promosso il direttore sportivo Ausilio.
ARRIVI - Oltre al rientro del trequartista argentino Botta dal Livorno, il primo arrivo in ordine di tempo è stato quello di D'Ambrosio dal Torino. Per il terzino, che era in scadenza di contratto, l'Inter ha investito 1,75 milioni di euro più la comproprietà di due giovani: il centrocampista Benassi, attualmente in prestito al Livorno, e l'attaccante della Primavera Colombi, che si è presentato in maglia granata segnando subito una doppietta al torneo di Viareggio. Ma il primo vero acquisto di Thohir è il centrocampista brasiliano Hernanes, che era sotto contratto con la Lazio fino al 2015 ed è stato pagato la bellezza di 20 milioni di euro (15 più 5 di bonus). Per assurdo il presidente indonesiano è stato accusato prima di non investire sul mercato e poi per aver speso troppo o male: questa è l'Inter e, volente o nolente, Thohir dovrà abituarsi alle critiche.
PARTENZE - Alvaro Pereira è stato spedito in Brasile, al San Paolo, con la formula del prestito per 18 mesi fino al giugno del 2015, un anno prima della scadenza del suo contratto. Acquistato nell'estate del 2012 dal Porto per oltre 10 milioni di euro, il nazionale uruguaiano si è rivelato un 'terzinaccio' non da Inter. Invece merita un'altra chance in maglia nerazzurra Belfodil, passato in prestito al Livorno dopo aver rifiutato le destinazioni inglesi QPR e West Ham, che poi ha preso Borriello dalla Roma. Il giovane attaccante franco-algerino ex Parma e Bologna è stato impiegato poco da Mazzarri e spesso fuori ruolo, sulla fascia destra. I centrocampisti Mariga e Mudingayi sono rimasti ad Appiano Gentile, ma il loro addio è soltanto rinviato al termine della stagione, quando scadranno i loro contratti. Nella stessa situazione ci sono i vari Castellazzi, Chivu, Samuel, Milito, Zanetti e Cambiasso. Quest'ultimo è l'unico che può rinnovare, anche se a cifre dimezzate rispetto all'ingaggio di 4 milioni netti che percepisce oggi.
BILANCIO - "Vendere prima di comprare" era l'input dato da Thohir agli uomini mercato nerazzurri, che invece non sono riusciti a trovare una sistemazione ai principali indiziati alla partenza: Ranocchia e Guarin. Il primo, dopo un timido sondaggio del Borussia Dortmund, all'ultimo momento non ha trovato l'accordo col Galatasaray di Mancini. Arrivato dal Genoa nel gennaio del 2011 per una valutazione complessiva di 18 milioni di euro più Destro (prima in prestito e poi riscattato dal club di Preziosi, che successivamente lo cedette in comproprietà al Siena e in seguito a titolo definitivo alla Roma per circa 15 milioni) adesso il valore di Ranocchia si è praticamente dimezzato ed è destinato a diminuire ancora, anche perché il suo contratto scade a giugno 2015. Sullo sfondo resta l'interesse della Juventus di Conte, che lo conosce bene avendolo già allenato ad Arezzo e a Bari. Tra l'altro il tecnico bianconero lo ha abbracciato negli spogliatoi al termine del posticipo di domenica sera a Torino, dove il difensore è rimasto in panchina. La sua ultima apparizione in campo risale allo scorso 6 gennaio, quando Klose lo anticipò segnando il gol decisivo esattamente come nel precedente Lazio-Inter della passata stagione.
Singolare anche il caso di Guarin: sedotto e abbandonato dal Chelsea di Mourinho che poi ha preferito riprendersi Matic dal Benfica, il centrocampista colombiano era stato già ceduto alla Juve per Vucinic in uno scambio alla pari avallato da Mazzarri, ma bocciato dai tifosi interisti assecondati dalla loro società. A questo punto Guarin potrebbe anche prolungare il proprio contratto, che scade nel 2016, con tanto di aumento di stipendio: adesso guadagna poco più di 2 milioni netti all'anno, mentre andando alla Juve ne avrebbe presi 3,5 a stagione.