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Intermania, fra Eriksen e Conte ballano 100 milioni: 4 vie, cosa fare? VOTA
Intanto diventa palese l'incompatibilità fra l'allenatore e Christian Eriksen. Entrato a 5 minuti dal novantesimo, il nazionale danese si fa apprezzare per un paio di belle conclusioni da fuori area ed esce dall'Europa con 4 presenze. Come Arturo Vidal, che però ha giocato quasi il triplo come minutaggio (290' a 99') e ha fatto due gravi danni: il rigore causato col Borussia Monchengladbach e l'espulsione per proteste contro il Real Madrid, sempre a San Siro.
A questo punto la società deve trovare una soluzione al rebus. Inevitabilmente nella scelta tra Eriksen e Conte pesa l'aspetto economico. Teoricamente (in pratica ora è impossibile per motivi di bilancio) esonerando il tecnico, l'Inter dovrebbe pagargli lo stipendio fino al termine del contratto (giugno 2022): circa 35 milioni di euro lordi. Senza contare l'ingaggio di un nuovo allenatore. Invece, vendendo il centrocampista ex Ajax e Tottenham a gennaio, i nerazzurri conterebbero di incassare una cifra vicina ai 25 milioni di euro dal suo cartellino e risparmierebbero quasi 40 milioni di euro lordi dal suo ingaggio, visto che Eriksen è sotto contratto fino a giugno 2024 con uno stipendio da 7,5 milioni di euro netti a stagione. Inoltre, cedendolo a gennaio, l'Inter non beneficerebbe degli sgravi fiscali del Decreto Crescita che riguardano i professionisti venuti dall'estero a lavorare in Italia per almeno due anni. Quindi in totale ballano circa 100 milioni di euro. Infine ci sarebbe un'altra soluzione: tenere Conte in panchina e prestare Eriksen, per poi decidere il da farsi a fine stagione. Intanto domenica a Cagliari può arrivare finalmente una chance da titolare.
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