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  • Intermania: di nuovo squadra, grazie Handanovic. In Europa nessuno para come Onana

    Intermania: di nuovo squadra, grazie Handanovic. In Europa nessuno para come Onana

    • Cristian Giudici
    Il bello di essere interisti. Chi ama i colori nerazzurri è abituato alle montagne russe o, se preferite, a un'altalena di emozioni. Dopo i k.o. contro Udinese e Roma, quella di Simone Inzaghi non sembrava più una squadra. Lo diceva la classifica e lo confermavano i numeri: in tutto lo scorso campionato le sconfitte furono quattro, tante quante quelle rimediate nelle prime otto giornate di questa stagione. Ma lo si vedeva specialmente in campo, dove ognuno andava per la propria strada e pensava a difendere se stesso senza assumersi le proprie responsabilità. Così la (non più) squadra si sfaldava a ogni gol preso. 

    Invece poi è cambiato tutto a Barcellona. Dove nel 2010 era arrivata la sconfitta più bella nella storia dell'Inter, con tanto di qualificazione alla finale di Champions League, poi vinta contro il Bayern Monaco. E dove mercoledì sera è arrivato uno splendido pareggio, ma soprattutto si è rivista una squadra. Che, di fronte alle difficoltà, si compatta e le supera insieme, remando dalla stessa parte a anteponendo il "noi" all'"io". 

    Ricordate l'esultanza di D'Ambrosio a Empoli? L'anno scorso il difensore corse in panchina per abbracciare Dumfries, autore del fallo da rigore nel finale della sfida pareggiata a San Siro con la Juve in seguito al primo ko stagionale sul campo della Lazio. Al termine della battaglia al Camp Nou tutti i calciatori hanno consolato il giovane Asllani, che si era mangiato il gol del 3-4 allo scadere. 

    Sabato, prima della sua prima panchina in questo campionato, Handanovic ha caricato i suoi compagni nello spogliatoio con un discorso da vero capitano. Aiutando l'allenatore e il collega, che lo hanno ringraziato. "Samir è un valore aggiunto - ha dichiarato Simone Inzaghi dopo la vittoria sul campo del Sassuolo -, è stato il primo a spingere i compagni". "Parlo molto con Handanovic - ha raccontato Onana dopo il 3-3 di Barcellona -, settimana scorsa ho giocato la mia prima partita in Serie A e Samir mi ha dato tante indicazioni sui terreni di gioco, sugli avversari e sullo sviluppo da adottare nelle differenti circostanze". 

    Onana ha effettuato ben 22 parate (con 5 gol subiti e 2 clean sheet) nelle prime quattro giornate di questa Champions League: in tutte le coppe europee hanno effettuato un intervento in più soltanto Shakhtar Donetsk e Viktoria Plzen. Prossimo avversario dell'Inter in Champions League mercoledì 26 ottobre a San Siro. Servono 3 punti per qualificarsi agli ottavi di finale, un obiettivo a portata di mano. Ma con i nerazzurri, nel bene e nel male, non si può mai dire. Prima bisogna pensare al campionato: domenica all'ora di pranzo arriva a San Siro la Salernitana dell'ex Candreva, il sabato sera dopo c'è la trasferta di Firenze. Con l'Inter non ci si annoia mai. 
     

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