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  • Intermania: derby d'Italia impari ad allenatori invertiti, fuori i due colpi dell'anno?

    Intermania: derby d'Italia impari ad allenatori invertiti, fuori i due colpi dell'anno?

    • Cristian Giudici
    Juve-Inter non sarà il solito derby d'Italia. Giocare a porte chiuse è una decisione sacrosanta per contenere il contagio del Coronavirus, anche se toglie magia al big match della Serie A. Domenica sera i nerazzurri tornano in campo in una partita di campionato tre settimane dopo la sconfitta in rimonta subita a Roma nell'altro scontro diretto per lo scudetto con la Lazio. 

    Conte non può perdere, altrimenti precipita a -9 dai campioni d'Italia, seppur con Inter-Sampdoria da recuperare. La buona notizia è il recupero di Handanovic, pronto a riprendersi la fascia di capitano e il proprio posto in porta. In difesa sono sicuri Skriniar e de Vrij; poi c'è un posto per tre: Godin, Bastoni e D'Ambrosio. Quest'ultimo, se non dovesse giocare dietro, sarebbe in ballottaggio con Candreva per la destra. Invece sull'altra fascia c'è Young, davanti intoccabile la coppia Lukaku-Lautaro. In mezzo al campo ai lati di Brozovic ci sono Barella e Vecino, favorito su Eriksen. 

    Il danese è pronto a entrare dalla panchina, dove rischia di accomodarsi pure De Ligt: i due più grossi colpi di mercato dell'ultimo anno, non solo di Inter e Juve ma di tutta la Serie A. Decisioni non facili da prendere per Sarri e Conte. Se il derby d'Italia l'8 marzo (alla vigilia del 112° compleanno nerazzurro) è ancora una sfida da scudetto è anche per loro: ad allenatori invertiti, non ci sarebbe storia. 
     

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