In periodi di delusioni o di trionfi, l'Inter si conferma una squadra del tutto speciale. Non c'è stato quasi il tempo di sollevare la Champions League per centrare la storica tripletta che, asciugate le lacrime, Mourinho ha rovinato la festa annunciando il suo addio destinazione Madrid. E ora non vuole neanche pagare la clausola di rescissione inserita nel rinnovo del contratto firmato solo un anno fa, quando sfruttò le voci sul Real per strappare un ritocco dell'ingaggio a Moratti.
"Adesso basta prese in giro", ha tuonato il presidente che giustamente non intende fare sconti o regali a nessuno. Mou se ne andrà, ma per farlo dovrà sborsare (o far pagare a Florentino Perez) i 16 milioni di euro, non un centesimo di meno. Vien da ridere a pensare a quando, qualche tempo fa, lo stesso tecnico portoghese criticava Roberto Mancini per la querelle contrattuale con l'Inter, che adesso minaccia di portare in tribunale. Caro José, resterai per sempre nel cuore del popolo nerazzurro, ma chi rompe (gli accordi) paga...