Intermania: Brozovic oscura Kovacic
San Siro (ri)scopre Marcelo Brozovic. Quasi tre mesi dopo il pareggio con l'Italia di Conte, il centrocampista croato sfodera un'altra prestazione maiuscola, questa volta con la maglia dell'Inter. Arrivato nel mercato di gennaio dalla Dinamo Zagabria, il ragazzo classe 1992 si è già inserito perfettamente nella squadra di Mancini, che gli ha subito dato fiducia ed è stato ripagato alla grande: "Sono contento perché è giovane e come preparazione non è al 100%. Può giocare anche a due come nella Croazia con Modric, ha qualità importanti e siamo molto felici di averlo con noi". Brozovic ha già dimostrato di essere il prototipo del centrocampista moderno e completo, utilissimo in entrambe le fasi di gioco, dove abbina quantità e qualità.
KOVACIC GIU' - Qualità che non manca di certo pure al suo connazionale Mateo Kovacic. Quest'ultimo era dato nella formazione titolare per il posticipo di domenica sera col Palermo, invece è partito dalla panchina ed è entrato in campo solo a dieci minuti dal novantesimo. "Si gioca in undici", ha spiegato Mancini, che come altra mezzala gli ha giustamente preferito Guarin, autore di gol e assist. Nel ruolo di trequartista, dove Shaqiri è titolare inamovibile, Kovacic non riesce ad esprimersi al meglio, anche perché non ha un gran tiro e non 'vede' la porta. Ci sarebbe la posizione di regista davanti alla difesa, ruolo già ricoperto appena arrivato in Italia con Stramaccioni, ma almeno per il momento lì Mancini ha bisogno di un giocatore che garantisca maggiore protezione alla difesa come Medel. Per convincere l'allenatore a cambiare idea, Kovacic deve fare un salto di qualità sotto l'aspetto del carattere, della grinta e della cattiveria agonistica. Classe e tecnica non gli mancano, l'Inter lo sa e infatti lo ha appena blindato con un nuovo contratto fino al 2019. Il tempo è dalla sua parte, ma è ora di darsi una mossa.