Intermania: 7x7, ma i conti non tornano sul mercato
Niente da fare per Eto'o, Isla e Nainggolan: l'Inter non è riuscita a centrare questi tre obiettivi di mercato, che avrebbero sicuramente reso più competitiva la squadra. L'attaccante camerunese dell'Anzhi ha riabbracciato Mourinho al Chelsea, mentre l'esterno cileno della Juventus e il centrocampista belga del Cagliari sono rimasti dov'erano.
In ogni caso i tifosi nerazzurri non possono rimproverare nulla a Moratti, anzi devono ringraziarlo per l'ennesima volta. In attesa di cedere la società all'indonesiano Thohir, il presidente ha speso più di tutti in Italia sul mercato tra acquisti e cessioni con un bilancio negativo di circa 40 milioni di euro, anche per via dei riscatti di Handanovic e Silvestre da Udinese e Palermo. Rispetto alla scorsa stagione ci sono stati sette nuovi arrivi (Andreolli, Campagnaro, Rolando, Wallace, Taider, Icardi e Belfodil) e altrettante partenze: Silvestre, Obi, Schelotto, Gargano, Stankovic, Rocchi e Cassano.
Tutte queste cessioni non hanno portato soldi alle casse nerazzurre, che però hanno tratto giovamento dal risparmio in termini di ingaggi. A parte i difensori Donati e Caldirola ceduti a titolo definitivo in Germania a Bayer Leverkusen e Werder Brema, gli altri giovani mandati a farsi le ossa (Bardi, Benassi, Duncan, Mbaye, Biraghi, Longo, Botta e Laxalt) sono ancora di proprietà dell'Inter.
Inoltre non è stato sacrificato nessuno in uscita, nonostante le numerose voci di mercato su Handanovic, Ranocchia e Guarin. Ma il vero colpo è il nuovo allenatore: basti pensare al fatto che Campagnaro sia stato l'unico nuovo acquisto schierato nelle prime due formazioni titolari in campionato da Mazzarri, che è già riuscito nell'impresa di rivitalizzare alcuni elementi bocciati in passato come Jonathan e Alvarez su tutti. Lo stesso tecnico ex Napoli ha però ripetuto più volte di sperare che il suo lavoro venga giudicato in rapporto al materiale messogli a disposizione dalla società. Insomma sono assolutamente vietati i paragoni con la Juve di Conte, riportare l'Inter in Champions League quest'anno sarebbe come vincere uno scudetto.