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Inter, Zanetti ricorda Maradona: 'Quando ti parlava sentivi qualcosa di speciale. Quella volta al ristorante...'
L'ANEDDOTO SU NAZIONALE E RISTORANTE - “Quello che lui trasmetteva era unico. Quando era ct dell’Argentina mi ha convocato per l’amichevole contro la Francia, l’ho incontrato nel corridoio dell’albergo, lui mi ha abbracciato e mi ha detto che dovevamo vincere perché per lui non esistevano amichevoli. Io ero con Burdisso in camera, lui bussava alla porta e si sedeva con noi, ci raccontava le partite del Napoli perché gli piaceva raccontare le sue esperienze. Lui era speciale, una volta mi chiama perché stava venendo a Milano a vedere una partita dell’Inter, mi disse che voleva venire a mangiare al mio ristorante, io ho preparato tutto e lui non c’era. L’ho chiamato e mi ha detto che era incazzato perché l’autista non trovava il mio ristorante. Alla fine la cena è durata fino a tardi, a lui piacevano queste cose, ti faceva sentire bene”.
SULLA LETTERA DELLA FIGLIA - “Il quartiere da cui proviene lui è incredibile, è assurdo pensare alla carriera che poi lui dopo ha fatto e le pressioni che ha dovuto sopportare. La lettera che gli ha scritto la figlia è una cosa commovente, non riesco a leggerla senza piangere. Ora dobbiamo ricordare le cose belle che ha fatto e che ci ha lasciato”.