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VIDEO Inter, Zanetti: 'Napoli e Juve rivali per lo scudetto'
Il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti ha commentato così a Sky Sport il sorteggio degli ottavi di finale di Champions League a cui ha presieduto da ambasciatore della città di Milano, che ospiterà la finale: "La Juventus ultimamente sta crescendo partita dopo partita, col Bayern se la può giocare alla pari. In Europa League ci sono tre sfide complicate per le italiane, che però se la possono giocare alla pari con tutti".
Zanetti ha poi parlato dell'Inter: "Spero l'anno prossimo di rivedere l'Inter in Champions League da protagonista. Senza la Champions per noi è difficile, però ci sono i presupposti per provarci fino alla fine del campionato. Siamo abituati a giocare questa competizione per storia e tradizione per club. La vera avversaria nella lotta per il titolo? Ad oggi dico Napoli e Juventus, che hanno l'organico per arrivare fino alla fine. Non sono sorpreso dalla risalita bianconera, doveva arrivare il loro momento dopo la brutta partenza. Ma mancano tante partite".
Il simbolo dell'Inter di oggi? "Se devo fare un nome dico Joao Miranda, che insieme a Jeison Murillo ha dato solidità al reparto difensivo. Senza dimenticare Andrea Ranocchia e Juan Jesus; se subiamo poco abbiamo grandi possibilità, ma manca ancora tanto".
Zanetti ha poi parlato dell'Inter: "Spero l'anno prossimo di rivedere l'Inter in Champions League da protagonista. Senza la Champions per noi è difficile, però ci sono i presupposti per provarci fino alla fine del campionato. Siamo abituati a giocare questa competizione per storia e tradizione per club. La vera avversaria nella lotta per il titolo? Ad oggi dico Napoli e Juventus, che hanno l'organico per arrivare fino alla fine. Non sono sorpreso dalla risalita bianconera, doveva arrivare il loro momento dopo la brutta partenza. Ma mancano tante partite".
Il simbolo dell'Inter di oggi? "Se devo fare un nome dico Joao Miranda, che insieme a Jeison Murillo ha dato solidità al reparto difensivo. Senza dimenticare Andrea Ranocchia e Juan Jesus; se subiamo poco abbiamo grandi possibilità, ma manca ancora tanto".