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Inter, Zanetti: 'Inzaghi, un rinnovo per dare stabilità. Lautaro l'ho scoperto io, su Lukaku...'
VICEPRESIDENTE - “Finito il mio percorso da calciatore, ho subito capito che dovevo prepararmi per la mia carriera da vicepresidente dell'Inter. Ho iniziato a studiare all'Università di Bucoli e lì ho iniziato la formazione per diventare vicepresidente dell'Inter. Ciò che più mi interessava è che non tutto si riferisce alla parte sportiva, e io posso essere un leader con una visione a 360º. Oggi la verità è che mi sento rispettato dalla UEFA, dalla Conmebol, faccio tante cose per l'Inter al di fuori dell'ambito sportivo e questo per me ha un grande valore”.
INTER 2023/24 - "Siamo contenti del mercato perché sono partiti giocatori importanti, che dobbiamo ringraziare per quello che hanno fatto difendendo la maglia dell'Inter, e sono arrivati nuovi giocatori con tanta voglia di fare e di poter fare cose importanti con la nostra società. Abbiamo iniziato il campionato vincendo tutte e tre le partite e dimostrando che l'Inter, oggi, è ancora una squadra competitiva. Ripetersi in Champions? Sarà difficile, ma la voglia di riprovarci non manca. Sappiamo che nel calcio tutto è possibile, ma dobbiamo andare passo dopo passo. Per prima cosa devi superare il gruppo, il che è molto importante. La Real Sociedad sarà una squadra molto difficile da battere”.
INZAGHI – “Il suo rinnovo significa stabilità. Conferma che Simone Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro. Con grande serenità e personalità ha continuato ad avere fiducia in quello che faceva e questo gli viene riconosciuto dandogli quella continuità che si è guadagnato e che merita”.
ARABIA SAUDITA - “È difficile giudicare perché sono decisioni personali che bisogna prendere e si mettono in gioco tante cose. Nella mia carriera ho dovuto affrontare situazioni di questo tipo; in cui avrei potuto lasciare l'Inter per altri club importanti, ma nel mio caso la decisione finale pendeva sempre verso la società per come mi sentivo, nei suoi valori e nelle sue persone, e questo per me è più importante di qualsiasi numero. Ma questo non significa che andare in Arabia sia la cosa peggiore. Sono decisioni personali. Non sono andato a Madrid per quello che ho detto prima. L'Inter stava attraversando un momento difficile e non potevo andarmene senza lasciare il segno. Volevo essere protagonista e, fin dal primo giorno in Italia, mi sono identificato nei valori del club. Ha sempre prevalso questo ed è per questo che ho trascorso tutta la mia carriera all’Inter”.
LAUTARO - “Sono stato io a trovare Lautaro e che oggi sia il capitano dell'Inter e si senta identificato con l'istituzione mi fa molto piacere. Lautaro trasmette tutto quello che significa una istituzione come l'Inter. È un attaccante che migliora ogni anno. Spero che il futuro gli regali cose ancora più importanti”.
LUKAKU – “Ci interessava che Lukaku rimanesse con noi. Poi sono successe cose che non ci aspettavamo e abbiamo deciso di uscire dalla trattativa e Lukaku ora è un giocatore di un altro club, fa parte del nostro passato e ora come società dobbiamo guardare al futuro”.