Inter: Yaya Touré, perchè sì perchè no
PERCHE' SI' - L'Inter ha bisogno di tornare a vincere e di farlo nel più breve tempo possibile. Carisma, qualità, grande tecnica e un dna vincente che in pochi possono vantare, Yaya Tourè è l'elemento più adatto a completare la rosa nerazzurra e tornare subito competitivi. Nel 4-2-3-1 impostato da Mancini può essere schierato in tutti i ruoli del centrocampo. Fisicamente è ancora integro e aggiungerebbe alla squadra quei centimetri che sui calci piazzati e nel gioco aereo Medel non può garantire. Anche dal punto di vista economico l'acquisto di uno dei centrocampisti top a livello mondiale consentirebbe all'Inter di ripagare, almeno in parte, le spese previste per il suo ingaggio: il merchandising e il rientro di immagine potenzierebbero infatti il brand Inter anche nei mercati asiatici, ritenuti fondamentali e strategici dalla presidenza di Erick Thohir. Di fatto un affare utile e soprattutto sostenibile per tornare fin da subito a puntare allo Scudetto
PERCHE' NO - Non è tutto oro quello che luccica, l'ottimo rapporto con Mancini non sarà sufficiente per convincere l'ivoriano a trasferirsi in Italia. Touré è tentato dall'avventura in Serie A, ma dirà sì all'Inter solo davanti ad una ricca offerta economica, attualmente non in linea con i parametri societari. In Inghilterra guadagna 7,5 milioni netti a stagione, difficilmente si accontenterà di una cifra inferiore ai 5,5-6 milioni all'anno. Una carriera di capricci salariali accompagnati da qualche luna storta di troppo: andò via da Barcellona perchè, parole sue, "incompreso", a Manchester accusò il cub di poca considerazione perchè non si era ricordato di fargli gli auguri di compleanno. Resta poi da considerare l'interesse del Paris Saint-Germain e la necessità di fare cassa. Per arrivare a Yaya Touré l'Inter sarà costretta a cedere un big. E tutti gli indizi portano a Kovacic.
E Yaya Tourè in Italia potrebbe far vivere ai tifosi dell'Inter emozioni del genere: