Inter-Wattens, i top e i flop dei giovani: convince Zaniolo, bene Sala. Rimandato Rivas
Parte subito bene l’Inter di Luciano Spalletti alla prima uscita stagionale contro gli austriaci del Wattens. I nerazzurri partono con un discreto ritmo, imponendo ai modesti avversari il proprio gioco. La prima frazione si chiude sull’1-0 in favore dell’Inter, ma il risultato sarebbe potuto essere più rotondo se Rivas non avesse sprecato una comoda occasione da rete su assist di Biabiany. Chi invece non ha sprecato la propria chance è stato Andrea Pinamonti, che dal limite dell’area non ha perdonato il portiere avversario. L’Inter parte immediatamente bene anche nella ripresa e dopo 8’ di gioco Zaniolo apparecchia un gran pallone per Longo, che per un soffio non manca l’impatto con la sfera. Sulla stessa azione interviene Odgaard, che tenta un pallonetto che finisce a lato di poco. Alla mezzora del secondo tempo arriva il pareggio di Zangerl, mentre a 5’ dalla fine Rover regala il successo ai nerazzurri. Oltre ai volti noti (Ranocchia, Murillo, Handanovic, Kondogbia, Biabiany e Miranda), nell’Inter si sono anche distinti giovani dalle interessanti giocati.
TOP
MARCO SALA (classe ’99): Una delle sorprese più liete del ritiro di Riscone. L’esterno sinistro - fin quando in campo - ara la propria fascia di competenza e mette in crisi la retroguardia del Wattens. L’assist a Pinamonti per la rete dell’uno a zero non è l’unica perla della sua prestazione, condita anche da precisi interventi in fase difensiva e rapide ripartente a capovolgere l’azione.
NICOLO' ZANIOLO (classe ’99): Annunciato solo qualche giorno fa, l’ex centrocampista dell’Empoli ha mostrato la giusta attitudine e buone idee. Giocatore “pulito” nei movimenti e nell’esecuzione, deve migliorare dal punto di vista della presenza in campo, ma si parte da buone basi tecniche.
ZINHO VANHEUSDEN (classe ’99): entrato nella ripresa, si è immediatamente piazzato nel cuore della retroguardia con grande personalità. Sulle palle da fermo è implacabile, esattamente come in Primavera. Suo lo stacco finito sulla traversa e poi respinto in rete da Rover.
FLOP
RIGOBERTO RIVAS: Alla buona capacità di corsa non abbina qualità tecniche. Divora una comoda occasione da gol tentando un fantasioso esterno destro a pochi centimetri dalla linea di porta. Nel secondo tempo Spalletti lo abbassa nel ruolo di terzino sinistro, dove soffre parecchio.
STEPHEN DANSO: Nella Primavera di Vecchi è riuscito a ritagliarsi spazi importanti, ma in questo ritiro di Riscone non ha mai impressionato. Anche la prestazione offerta contro gli austriaci ha lasciato a desiderare.
SAMUELE LONGO (classe ’92): Presenza equivoca sul fronte offensivo. Nervoso e impreciso.
TOP
MARCO SALA (classe ’99): Una delle sorprese più liete del ritiro di Riscone. L’esterno sinistro - fin quando in campo - ara la propria fascia di competenza e mette in crisi la retroguardia del Wattens. L’assist a Pinamonti per la rete dell’uno a zero non è l’unica perla della sua prestazione, condita anche da precisi interventi in fase difensiva e rapide ripartente a capovolgere l’azione.
NICOLO' ZANIOLO (classe ’99): Annunciato solo qualche giorno fa, l’ex centrocampista dell’Empoli ha mostrato la giusta attitudine e buone idee. Giocatore “pulito” nei movimenti e nell’esecuzione, deve migliorare dal punto di vista della presenza in campo, ma si parte da buone basi tecniche.
ZINHO VANHEUSDEN (classe ’99): entrato nella ripresa, si è immediatamente piazzato nel cuore della retroguardia con grande personalità. Sulle palle da fermo è implacabile, esattamente come in Primavera. Suo lo stacco finito sulla traversa e poi respinto in rete da Rover.
FLOP
RIGOBERTO RIVAS: Alla buona capacità di corsa non abbina qualità tecniche. Divora una comoda occasione da gol tentando un fantasioso esterno destro a pochi centimetri dalla linea di porta. Nel secondo tempo Spalletti lo abbassa nel ruolo di terzino sinistro, dove soffre parecchio.
STEPHEN DANSO: Nella Primavera di Vecchi è riuscito a ritagliarsi spazi importanti, ma in questo ritiro di Riscone non ha mai impressionato. Anche la prestazione offerta contro gli austriaci ha lasciato a desiderare.
SAMUELE LONGO (classe ’92): Presenza equivoca sul fronte offensivo. Nervoso e impreciso.