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    Vice Sneijder: c'è Coutinho. E Alvarez?

    Vice Sneijder: c'è Coutinho. E Alvarez?

    Nel futuro, un ritorno al passato. Con Claudio Ranieri in panchina, all'esordio questa sera contro il Bologna,  l'Inter tornerà alle vecchie abitudini tattiche, con quatto difensori, un centrocampo a rombo e due punti centrali. Uno schema più adatto alle caratteristiche della rosa nerazzurra, che al Dall'Ara non avrà più alibi. Deve vincere e conquistare tre punti. Anche senza il bel gioco.

    Contro il Bologna di Bisoli, fresco del prezioso pareggio a Torino contro la Juventus, ci sarà un ritorno al trequartista, che però non sarà Wesley Sneijder. L'olandese soffre per un problema all'adduttore della coscia sinistra e potrebbe saltare anche la sfida di Champions League contro il Cska Mosca, in programma martedì in Russia. Il suo posto dovrebbe essere preso dal brasiliano Coutinho, in vantaggio su Mauro Zarate, con Forlan e Pazzini a formare la coppia d'attacco.

    E Ricardo Alvarez? Arrivato dal Velez per 12 milioni di euro, strappato alla concorrenza agguerrita dell'Arsenal, l'argentino fino a questo momento non ha dimostrato di meritare il grosso investimento. "Colpa" delle idee tattiche di Gasperini, che l'ha provato quasi esclusivamente da esterno o da centrocampista, senza grande successo. Il suo ruolo naturale è il trequartista, ma questa sera parte in terza fila nelle gerarchie di Ranieri. Il suo talento non si discute (è stato convocato dall'Argentina di Sabella per le sfide contro Cile e Venezuela) e "il difetto in fase realizzativa" che lui stesso ha sottolineato in un'intervista di inizio settembre, non può essere un motivo per non prenderlo in considerazione.

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