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Inter, minimo indispensabile e testa alla Supercoppa: 1-0 al Verona, aggancio alla Juve e -10 dal Napoli
LAMPO LAUTARO - E l'Inter ha sicuramente il merito di approcciare la gara con un'intensità feroce trovando meritatamente il vantaggio. Mkhitaryan sfonda sulla sinistra, la palla arriva a Gagliardini che prova il tiro a botta sicura deviato e la palla che finisce sui piedi di Lautaro bravissimo a controllare e battere Montipò. Poteva essere l'inizio di una partita in ampia discesa, ma in realtà l'Inter affonda spesso, senza però portare reali pericoli verso la porta veronese. In controllo, sì, senza rischiare e con una enorme protesta di Mkhitaryan per mano netta di Hien in area su tiro a giro che non porta però arbitro e var a concedere un penalty che poteva starci.
ONANA INOPEROSO - E sulla falsa riga dei primi 45 minuti anche la ripresa non produce brividi, con il Verona molto falloso e l'Inter che trova il 2-0 con Lautaro anche qui annullato per un fallo quantomeno dubbio fischiato da Fabbri. Zaffaroni e Bocchetti mettono quindi mano alla panchina mandando in campo tutto l'arsenale offensivo con Veloso, Sulemana, Lasagna e Piccoli. Il Verona cresce, ma Onana rimane praticamente inoperoso se non con qualche uscita e controllo su colpi di testa che finiscono a lato. E nel forcing finale è allora di Asslani, con un destro dal limite a sfiorare l'incrocio. Finisce lì, con il gol di Lautaro che regge e che riporta l'Inter a -10 dal Napoli al terzo posto a parimerito con la Juve.