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    Inter, vediamo chi comanda. Ecco la strada per l'attesa guarigione

    Inter, vediamo chi comanda. Ecco la strada per l'attesa guarigione

    Vista la situazione è giusto provarle tutte. Anche cercare un modulo che meglio si adatti alle caratteristiche degli uomini in rosa. L’Inter si era illusa di poter giocare con due ali offensive, ci ha provato, poi i risultati hanno condotto alla deriva. E allora è meglio cambiare finché si è in tempo, anche se a dire il vero già Frank de Boer si era accorto di alcuni evidenti limiti e di come il 4-2-3-1 non fosse l’abito adatto per questa squadra, spesso fin troppo distratta in fase di ripiegamento. Forse addirittura pigra. 

    SCEGLIE PIOLI - Giunti a questo punto, chi se ne frega dei gusti personali di Mauro Icardi, che in una passata conferenza stampa con il tecnico olandese aveva giusto chiarito come il modulo più congeniale a lui fosse proprio il 4-2-3-1. Ma il rosarino non fu certo l’unico, anzi… L’intera squadra, dopo un chiarimento con de Boer, espresse la propria preferenza verso quel tipo di modulo. Li accontentarono perché erano altri tempi e perché il gruppo aveva ancora qualche credito da spendere. Forse anche perché de Boer non ha mai avuto il sostegno necessario per dettare altre soluzioni. Chi lo sa…

    LA VIA DELLA GUARIGIONE - Adesso, forse, le cose iniziano a prendere una piega diversa. I recenti risultati sportivi non ammettono repliche e hanno di fatto spogliato la squadra da ogni eventuale pretesa. Il 4-2-3-1, che avevano chiesto e ottenuto, ha guidato l’Inter verso la nauseabonda classifica attuale. Il modulo non può essere individuato come l’unico problema, ma è sicuramente un buon punto da cui partire. L’altro è quello di rendere i calciatori meri esecutori delle idee tecnico-tattiche dell’allenatore, evitando strani giochi di potere. L’Inter sembra finalmente arrivata a questo punto e forse è il primo vero passo concreto verso la guarigione. 

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