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Mancini: il telefono allunga la panca
Il protagonista di questa “grande Inter” è sempre lui: Mancini. Pochi allenatori hanno un così buon rapporto tra ampiezza della fama e risultati non sempre brillanti. O meglio, pochi allenatori sanno ispirare un così alto grado di fiducia come lui. Verso tutti: presidenti, tifosi, opinionisti. Doveva rimettere in carreggiata l’Inter e ha fatto peggio di Mazzarri; doveva ridargli un gioco ben definito e invece fin qui s’è visto un balbettio; doveva risvegliare Kovacic e invece lo ha lasciato in quel limbo dei non prevenuti di classe. Shaqiri e Podolski identificati come alfieri del riscatto interista sono rimasti comprimari di scarsa sostanza. Una stagione deludente insomma, da cui il Mancio non sembra essere stato minimamente scalfito.
Anzi, all’opposto è lui il protagonista di questa nuova "grande" Inter. Un protagonista soprattutto telefonico. Kondogbia alla fine è arrivato perché Mancini lo ha chiamato a al telefono. Idem Miranda, che ha subito dichiarato come Mancini sia un grande allenatore. Lui avrebbe convinto Murillo. C’è chi dice che abbia telefonato anche a Ranocchia in vacanza per rincuorarlo. State tranquilli che Mancini ha fatto la sirena anche con Salah. Consapevole delle sue doti telefoniche, ha dichiarato che dopo aver ridisegnato interamente la difesa e acquistato un campione come Kondgobia, adesso può bastare, anche perche ormai "ha le pile del telefono scariche".
Merito del suo inglese, della sua voce suadente? Chissà? Fatto sta che Mancini dispone, intavola, convince e poi passa Ausilio a ratificare. E il Presidente Thohir gioisce ogni volta per i colpi stratosferici del suo mattatore. E' lui, Mancini, un uomo solo al comando, che ha "fatto grande l’Inter" d’estate. Sarà grande anche in autunno-primavera-inverno?
Fernando Pernambuco