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  • Inter, tutto fatto per i rinnovi di Marotta, Ausilio e altri due dirigenti: i dettagli

    Inter, tutto fatto per i rinnovi di Marotta, Ausilio e altri due dirigenti: i dettagli

    • CM
    Beppe Marotta ha cambiato il volto dell'Inter. Se ne va Conte? E noi prendiamo Inzaghi. Lukaku fa le valigie? Dentro Dzeko più Correa. Impossibile trovarlo impreparato. Non lo è stato neanche con l'improvviso malore di Eriksen: c'era quel Calhanoglu che non rinnovava con il Milan e tac, si è inserito e l'ha portato in nerazzurro. Come un bomber in area avversaria, Marotta non sbaglia un colpo e sta già pianificando la strategia per la prossima stagione: bloccato Onana che arriverà a zero dall'Ajax, l'Inter è in pole per Bremer del Torino.

    I DIRIGENTI - Tanto lavoro per il mercato in entrata, senza mai perdere di vista i rinnovi: Barella, Lautaro, Dimarco, Bastoni... Ora è vicino quello di Brozovic e si sta trattando per quello di Perisic. E il contratto di Marotta? L'arrivo in Italia di Zhang ha dato l'accelerata decisiva per il prolungamento dell'amministratore delegato e altri tre dirigenti: il direttore sportivo Pietro Ausilio, il suo vice Dario Baccin e L'amministratore delegato dell'area corporate Alessandro Antonello. Tutto fatto per questo poker di rinnovi, firmeranno per altri quattro anni all'Inter.

    INZAGHI - Un segno importante di continuità da parte del club, soddisfatto di questa struttura societaria che sta mettendo le basi per un futuro da protagonisti. Tra i pensieri di Zhang c'è un altro, importante rinnovo: quello di Simone Inzaghi, l'allenatore che qualche giorno fa ha conquistato la Supercoppa italiana e del quale il presidente è entusiasta. Il tecnico ha un accordo fino al 2023, l'idea è quella di allungarlo fino al 2025 con aumento dell'ingaggio. Zhang ci tiene a incontrare personalmente Inzaghi, per iniziare una vera e propria trattativa che dovrebbe partire non prima di primavera. Intanto però ci sono quattro rinnovi per i quali è già tutto fatto: Marotta, Ausilio, Baccin e Antonello; Inter che vince non si cambia. 

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