Paradossalmente l'unica foto di Carlos Tevez con un dirigente italiano è quella scattata in Sardegna quest'estate, in cui l'Apache stringe la mano a Marco Branca. Eppure sull'attaccante in rotta con il City ci sono Milan e forse Juve, almeno sentendo i rumors di mercato, mentre l'Inter se ne sta defilata. Perché?

 

Capirlo è difficile. Tevez è uno dei pochi top player sul mercato. La crisi con Mancini a Manchester potrebbe poi facilitare un acquisto a costo fortemente ribassato. Se non in prestito, come sperano anche al Milan. E allora perché Moratti non si muove?

 

Che l'argentino possa dare il suo contributo alla squadra di Ranieri è fuor di dubbio. In attacco i nerazzurri non hanno più molte garanzie. Ok Pazzini, ma Milito, Zarate, Forlan e Castaignos sono per diversi motivi incognite. Il Principe si è smarrito da oltre un anno e il fantastico cannoniere del Triplete resta un ricordo. Maurito funziona a corrente alternata. Il bomber dell'Uruguay è fermo ai box e l'età avanzata impedisce di pensare a lui come a un pilastro per il futuro del club. Mentre il giovane olandese deve ancora dimostrare di essere giocatore da Inter.

 

Insomma, Tevez sarebbe una manna. Anche tatticamente. L'Apache è in grado di coprire tutti i ruoli d'attacco e, cosa rara nell'Inter, è dotato di grandissima corsa. 

Lasciarlo andare al Milan, una diretta rivale (anzi, LA diretta rivale), sarebbe un doppio errore. E poi anche solo partecipare alla corsa complicherebbe la vita ai cugini rossoneri. E invece da corso Vittorio Emanuele non arriva alcun segnale. I casi sono due: o sono bravissimi a lavorare all'ombra o la sveglia non è ancora suonata.