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Inter: tutta la verità su Dybala, ecco quando e perché Marotta ha chiamato il suo agente
Inutile negarlo, nei pensieri di Marotta è fervido il sentimento di scippare alla Juventus quel campione che lui stesso aveva portato a Torino comprandolo dal Palermo, anticipando Thohir grazie ai buoni rapporti con Zamparini. Un’operazione che l’amministratore delegato nerazzurro sentirebbe sua e che rappresenterebbe uno smacco per gli altri e un affare per se stesso. Perché nonostante gli infortuni e le scarse prestazioni degli ultimi anni, Marotta è convinto che Dybala possa tornare quello dei tempi migliori e per questo motivo, ormai più di due settimane fa, ha ritenuto giusto contattare il suo agente per chiedergli di aggiornarlo in tempo reale in merito agli sviluppi su una vicenda di cui non vuole assolutamente perdersi niente.
PENSIERO STUPENDO - Siamo però lontanissimi dal definirla una trattativa e questo è importante dirlo. Anzi, in viale della Liberazione sanno che l’operazione sarebbe comunque complicatissima, perché per condurla a dama servirebbe l’incastro di tre fattori. Il primo riguarda Lautaro, senza la sua cessione, l’Inter non potrebbe andare su Dybala. E non solo per una questione d’ingaggio, ma anche perché un’eventuale coesistenza tattica in campo, tra i due, è di difficile realizzazione. In secondo luogo, bisognerebbe vendere il “Toro” nei tempi giusti, perché se Dybala sarà libero dalla Juventus a giugno, difficilmente aspetterà i nerazzurri fino a quando non avranno liberato il posto per lui. In ultimo, Dybala dovrebbe “accontentarsi” di uno stipendio di circa 7 milioni, più o meno quello che adesso gli offrirà la Juventus. Per questo motivo, rifiutare l’offerta bianconera, per accettare la stessa cifra offerta dai nerazzurri, assumerebbe il contorno di un tradimento in piena regola. Un panorama che stimola Marotta a non chiudere le porte neanche di fronte ad evidenti difficoltà, perché come lui stesso tenne a precisare: “un bravo dirigente deve avere anche la prontezza e il coraggio di tuffarsi in operazioni che sembrano impossibili”.