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    Inter, tra una speranza e una certezza: Spalletti rivede il vero Nainggolan

    Inter, tra una speranza e una certezza: Spalletti rivede il vero Nainggolan

    • Pasquale Guarro
    Aveva già timbrato il cartellino ma tutti lo attendevano. Perché Nainggolan non è calciatore da partite normali, non è l’uomo di cui accontentarsi ma quello a cui bisogna chiedere tanto, anzi, tantissimo. Il primo a pretendere da lui un rendimento altissimo è Luciano Spalletti, che dopo la sfida vinta contro il Cagliari aveva detto «Nainggolan ha giocato da 6-», negandogli addirittura la sufficienza piena. Questione di aspettative e considerazione, altissima quella del tecnico toscano nei confronti del belga, che finora ha vissuto di fiammate, pochi alti e tanti bassi (neanche troppo bassi), prestazioni misurate, di quelle che non fanno la differenza.

    L'IMPORTANZA DEL NINJA - Ma ieri il “Ninja” ha ingranato la marcia più alta, ha cambiato ritmo e intensità e anche nel momento di maggior difficoltà (quando i nerazzurri sono passati in svantaggio) ha saputo dare l’esempio. Insomma, Nainggolan ha fatto il Nainggolan e quando gioca così è difficile sradicargli il pallone dai piedi. Una manna dal cielo per Spalletti, che dipende in maniera direttamente proporzionale alle prestazioni dell’ex centrocampista giallorosso. Non è sicuramente un caso se l’Inter delle ultime partite sia è espressa con maggiore fiducia, più Radja aumenta i giri e più i nerazzurri ne traggono vantaggio. Era pronosticabile già un mese fa, quando Nainggolan è mancato tantissimo per via di quell’infortunio che l’ha obbligato a saltare quasi tutto il ritiro estivo.

    UN LEADER IN PIU' - Da 6- a 7+, il Ninja sta ritrovando la forma migliore e in campo la differenza si vede. Lo stesso Spalletti, a distanza di pochi giorni ha dovuto rivedere la propria pagella: «Questa volta a Nainggolan bisogna fare i complimenti perché l’ho rivisto sui suoi livelli». La speranza è che il centrocampista belga, con l’infortunio messo alle spalle e qualche partita in più nelle gambe, ritrovi anche quella costanza di rendimento che gli chiede il tecnico toscano. Ma intanto una cosa è sicura, con il Ninja in campo, l’Inter ha un leader in più.

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