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Inter, torna De Vrij: fra contratto e risultati, per l'Europa resta indispensabile
PER L'EUROPA RESTA INDISPENSABILE - 5 di queste 6 partite (Shakhtar, Napoli, Venezia, Spezia, Roma e Real Madrid) avevano mostrato che, seppur giostrando e facendo girare Ranocchia, Skriniar e Bastoni come centrali di ruolo della linea a 3, l'Inter poteva sopperire all'assenza dell'olandese. La gara di ieri sera ha però riportato a galla gli spettri visti in parte anche nel finale di partita contro il Napoli e che certificano che, se il livello e l'intensità della gara si alzano, le attuali alternative a De Vrij, non sono abbastanza. In sostanza per i big match, e quindi per l'Europa, l'olandese resta indispensabile.
RINNOVO E ALTERNATIVE - Sì perché sebbene Bastoni e Skriniar abbiano retto l'urto (in realtà contro il Real Madrid più volte lo stesso slovacco ha perso posizioni e distanze), l'accentramento di uno dei due costringe Inzaghi ad impiegare le cosiddette seconde linee nel ruolo di braccetti ed è proprio lì che mancano alternative allo stesso livello dei 3 titolarissimi. Cosa può fare quindi l'Inter? Le vie che Marotta e Ausilio si trovano davanti a sé sono parallele con possibilità d'intreccio e partono, inevitabilmente dai discorsi arenatisi oltre un anno fa sul suo rinnovo del contratto in scadenza 30 giugno 2023. L'Inter si sta muovendo sul mercato dei difensori alla ricerca di opportunità (piacciono Ginter, Bremer e non solo), ma blindare De Vrij non può che rimanere l'opzione primaria. Raiola e conti permettendo, il perno della difesa rimane difficilmente sostituibile.