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Inter, Thuram nuovo Dzeko: segna poco ma migliora il gioco di Inzaghi
Inter - Fiorentina (18:30 03/09)
ASSIST E TANTA QUALITÀ - Errori che Thuram non ha commesso, perché quella dell’attaccante è una crescita graduale. È vero, manca il gol, ma nonostante tutto non è in discussione la sua utilità all’interno dell’impianto di gioco di Inzaghi. E se serviva una conferma pratica, è arrivata anche quella: minuto 21, Thuram prende palla, avanza e con un tocco delicatissimo serve Dumfries sulla corsa. Assistenza meno banale di quanto possa sembrare, nell’esecuzione e nel pensiero, immediatamente organizzato dopo aver soffiato palla a Sulemana. E poi c’è quel suo modo di legare i reparti, che sta aiutando l’Inter ad uscire agevolmente dalla pressione avversaria, spesso e volentieri giocandogli anche palla addosso.
NO OSSESSIONI - A fine partita se l’è coccolato anche Inzaghi: “È con noi da 40 giorni ma per come si muove sembrano molti di più. Poi arriveranno anche le soddisfazioni personali, ma per me sono più importanti quelle di gruppo”. Thuram, almeno per adesso, non sembra ossessionato dal gol, almeno non è quello che traspare nel vederlo giocare. Se questo sarà un limite o una debolezza lo scopriremo più avanti, ma di sicuro, spalle alla porta, Thuram è uno che sa fare molto bene il suo mestiere, mandando a nozze gente come Barella, Frattesi, Mkhitaryan e lo stesso Lautaro. Arriverà anche il momento in cui somiglierà maggiormente a un 9, ma se Lautaro gioca e segna con questa continuità, Thuram può continuare a giocare senza ossessioni.