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    Thohir sogna il 'quartiere nerazzurro'

    Thohir sogna il 'quartiere nerazzurro'

    Il Milan avrà la sua nuova casa. Barbara Berlusconi ormai ha scelto, porterà il club rossonero lontano da San Siro costruendo un nuovo impianto funzionale, ridotto e alla portata di tutti i tifosi rossoneri. E l'Inter? Dalla Uefa è arrivato un monito: lo stadio di proprietà dovrà essere fondamentale per la ricostruzione di un bilancio solido e allora l'assist fornito dal Milan si trasformerà in una opportunità da non lasciarsi sfuggire.

    UN NUOVO SAN SIRO - L'Inter si terrà San Siro tutto per sè, un impianto ricco di storia che a partire dal 2016 (in cui si disputerà a Milano la finale di Champions League) sarà considerato a tutti gli effetti uno stadio da 5 stelle Uefa. Un impianto che, però, è fin troppo grande per una società come l'Inter e allora Erick Thohir ha già dato mandato a Marco Fassone e ai suoi collaboratori di studiare un piano di riqualificazione del terzo anello, ritenuto superfluo per questioni di capienza, ma fondamentale per l'implementazione di servizi utili per i tifosi. In particolare all'interno dell'impianto è notevole la mancanza di ristoranti e negozi alla portata di tutti.

    NON SOLO STADIO - Ma Thohir pensa in grande e studia un vero e proprio "quartiere nerazzurro". Sì perchè con la sede in Corso Vittorio Emanuele, i campi di allenamento ad Appiano Gentile e il settore giovanile decentrato ad Interello sono fin troppe e troppo lontane le aree dedicate ai tifosi interisti. Thohir vorrebbe accentrare attorno a San Siro l'intera organizzazione del club. A partire dalla sede e dai campi di allenamento che dovranno essere posizionati il più vicino possibile al Giuseppe Meazza. Ecco, quindi, che il magnate indonesiano sta valutando con molta attenzione l'ipotesi di riqualificare l'area dell'ex ippodromo del galoppo. La nuova sede, in stile "Casa Milan" sorgerebbe vicino allo Stadio e alla nuova casa delle giovanili (che lascerebbero il centro sportivo di Interello ritenuto ormai obsoleto e per cui l'Inter paga un cospicuo affitto al comune di Milano). Una struttura da costruire da zero, ma che non rientrerebbe nei costi di gestione sotto inchiesta da parte della Uefa. Le spese relative allo stadio, infatti, non vengono considerate nei conti relativi al Fair Play Finanziario. Un'ipotesi futuristica, ma che è presa in seria considerazione dal club nerazzurro.

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