Inter: Thohir rimborsato, prestito da 300 milioni e 7,7% d'interessi a Suning
Obiettivo centrato. L'Inter chiude il bilancio 2015/2016 in perdita per 59,6 milioni di euro. Cifra da cui vanno esclusi i costi per infrastrutture e settore giovanile. Così il club nerazzurro rispetta il fair-play finanziario, che imponeva un passivo massimo di 30 milioni. Per questa stagione l'Uefa ordina il pareggio di bilancio, l'Inter prevede una perdita di 23,9 milioni con 30-40 milioni di ricavi in più dall'Asia (dove la squadra andrà in tournée la prossima estate) e un fatturato di 208 milioni. Fatturato che, al netto delle operazioni di calciomercato, sale da 170,9 a 186,8 milioni così come gli stipendi, passati da 116,4 a 124,2 milioni. Nella gestione precedente il rosso era stato di 140,4 milioni.
DEBITI - I debiti lordi sono pari a 489 milioni. I dirigenti sono già in trattativa con un istituto di credito per un nuovo prestito da 300 milioni per rifinanziare subito quello con Goldman Sachs, a cui spettano ancora 217 milioni. Cedendo la maggioranza della società a Suning, il presidente Thohir è stato rimborsato con 131,6 milioni a titolo di 'finanziamenti e interessi maturati' tra l'8 e il 9,5%, che invece secondo le promesse sarebbero dovuti rimanere nelle casse dell'Inter. Ora Suning ha prestato 180 milioni a un tasso d'interesse del 7,7%, con liquidazione al 31 dicembre di ogni esercizio per le tranche da 100 milioni e rimborso unico per il resto. Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, a differenza dell'indonesiano, i cinesi hanno investito parecchi soldi e irrobustito il capitale.
