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    VIDEO Inter, ecco il nuovo Cda. Ausilio: 'Mancini fino al 2017, nessuna clausola'

    VIDEO Inter, ecco il nuovo Cda. Ausilio: 'Mancini fino al 2017, nessuna clausola'

    La nuova composizione del Consiglio di amministrazione dell'Inter: Erick Thohir, Handy Soetedjo, Michael Bolingbroke, Nicola Volpi, Grant Ferguson, Alberto Manzonetto, Carlo D'Urso, Gerardo Braggiotti. L'anticipazione è di FcInterNews

    Dopo l’assemblea dei soci, in conferenza stampa ha parlato il presidente dell'Inter Erick Thohir, in corso in questi minuti all'Hotel Westin Palace di Milano: "Ogni volta che si prendono decisioni è importante che venga fatto per il bene dell'Inter. Abbiamo completato il CdA rendendolo molto forte. Nessun dirigente è perfetto ed è importante che ci siano discussioni aperte con il Cda, con consigli e suggerimenti. Per il bene dell'Inter, non del singolo. Ogni decisione è stata presa in modo collettivo e negli ultimi giorni abbiamo fatto delle scelte non semplici, cambiando allenatore. L'obiettivo resta l'Europa, se sarà Champions ancora meglio. Noi siamo contenti di Mancini per la sua esperienza, per la sete di successo e per il carisma. Riteniamo sia in grado di raggiungere l'obiettivo in modo sostenibile. Abbiamo tre partite che ci aspettano, vogliamo prendere più punti possibili. In questo momento è importante.La differenza con le prime non è elevata, è stato perciò il momento giusto per cambiare. Vogliamo essere certi di avere una base solida sul campo e fuori per tornare tra i top ten prima possibile".


    Sull'arrivo di nuovi partner o rifianziamenti: "Ovviamente, adesso stiamo creando un business plan quinquennale e sulla base del piano capiremo i passi da fare. Il primo è stato il rifinanziamento, altri club ci stanno seguendo. Vogliamo che la Serie A abbia la forza di essere competitiva e anche altri club siano sostenibili. Vogliamo capire bene qual è il processo, le varie fasi, ci saranno discussioni a livello di CdA e dirigenza sulla base del piano quinquennale".

    Sulla situazione finanziaria, peggiore di come se l'aspettasse: "Quando siamo arrivati abbiamo costruito la nuova dirigenza. Quando si gestisce un'azienda ci sono alti e bassi. Abbiamo degli obiettivi, a volte ce la si fa a volte no. Negli ultimi mesi abbiamo fatto molte cose, l'accordo con la Nike, la newcom, l'intesa con la Lega. Per i costi, quando abbiamo fissato il budget per i calciatori avevamo delle idee. Adesso però abbiamo due allenatori. Ma i risparmi precedenti ci permettono di sostenerlo. Per l'acquisto dei calciatori ne parleremo con il mister, che è felice del team. E' importante capire con lui nel corso delle prossime partite cosa pensa della rosa. ma già pensiamo di avere una buona squadra e Mancini è d'accordo. Siamo trasparenti con lui, gli abbiamo spiegato le regole del FFP, gli abbiamo parlato della nostra strategia. L'ho visto ieri sera, si rende conto benissimo del fatto che la nostra gestione si basa su decisioni collettive, diverso rispetto al passato. Le nostre decisioni vengono prese per raggiungere EL o Champions, le cifre ballano ma siamo felici. Continueremo a lavorare per i prossimi 5 anni, per il momento le cose vanno bene".

    Su Pellegrini, e su chi potrebbe entrare nel club: "Ho un ottimo rapporto con lui, lo saluto sempre cordialmente allo stadio. Ma non abbiamo parlato di queste cose. Sono felice quando sento che qualcuno vuole sostenere l'Inter, è importante capire che l'Inter è una famiglia. Anche il sostegno dei tifosi è importantissimo, devono far parte di tutta la catena. Anche per un allenatore esperto come Mancini non è facile arrivare in questa situazione. Mi fa piacere che la gente voglia dare il proprio sostegno all'Inter".

    Su cosa si aspetta per domenica nel derby: "Più sostenitori abbiamo, meglio è per l'Inter. E' una società ultracentenaria, meglio così. San Siro deve essere la nostra casa, quando giochiamo in trasferta la squadra è più rilassata, a casa si sente sotto pressione e questa cosa va cambiata. San Siro deve essere casa nostra, per me che vengo da fuori è un sogno andare a San Siro, così come molte persone che viaggiano per andare allo stadio. Devono divertirsi e sostenere la squadra quando le cose vanno bene o male. La perfezione non esiste, è così anche nei matrimoni. Ci devono essere discussioni ma anche rispetto tra dirigenti e tifosi. La dirigenza vuole fare il bene dell'Inter, nessuno qui ha interessi personali. Conosco la storia di ognuno dei dirigenti, potete controllare la loro credibilità. Adesso è il momento di sostenere la squadra. Contro il Milan non sarà una vera trasferta e i miei uomini mi dicono che ci saranno moltissimi interisti allo stadio per sostenere la squadra. La Serie A non è facile, c'è molta tattica, ma l'Inter merita di tornare in testa e vogliamo fare punti in ogni partita".

    Su Moratti e sulle possibili sanzioni Uefa, se possono influire sul mercato: "Per me la faccenda del FFP è interessante. Non ci sarà mai una nuova Inter, l'Inter è sempre l'Inter. Non ne cambierò mai il nome, tutto il team ha cambiato il logo per rendere più facile la sua diffusione, ma è sempre la stessa Inter. E' importante collaborare, nell'ultimo anno è successo e tra me e la dirigenza si discute sempre, anche in caso di divergenze. A volte propongo certi giocatori e Piero me ne suggerisce altri, io lo ascolto. Così come la gestione del club, ci sono cambiamenti ma l'Inter è sempre la stessa. Vogliamo aumentare i ricavi dai mercati internazionali, ne ho parlato a Moratti all'inizio e non è cambiato nulla. E' la sfida che dobbiamo affrontare per tornare nella top ten mondiale in termini dei ricavi e di redditività. Potete verificare tutte le cifre".

    In conferenza stampa prende la parola l'amministratore delgato Bolingbroke: "Per quanto riguarda il FFP, vorrei dire alcune cose. Prima di tutto, ci siamo incontrati con la Uefa, presto loro verranno a Milano e parleremo del nostro business plan. Ci stanno esaminando al momento, il cambio di allenatore e ogni altra decisione con impatto finanziario deve essere discussa con loro. Stiamo collaborando, loro sanno tutto ciò che devono sapere. Per quanto riguarda i giocatori, l'arrivo di Mancini è stato argomento di discussione e il programma con lui va benissimo. Siamo tutti sulla stessa linea".

    Su Mazzarri esonerato, dopo averlo difeso: "E' importante che il leader abbia la fiducia e la lealtà di tutta la squadra. Lo scorso anno Mazzarri ci ha portati in Europa,l per questo abbiamo prolungato il suo contratto. Ma ho detto a tutti che ci servono i risultati, puntiamo all'Europa. E' uno dei migliori allenatori italiani, ma a volte se i risultati sono stagnanti, noi come dirigenti, compresi gli sponsor, dobbiamo capire come raggiungere gli obiettivi. Non è una decisione mia, ha a che fare con l'Inter. Non c'è alcuna mancanza di rispetto nei confronti di Mazzarri, lo abbiamo sempre sostenuto e chieso ugualmente che tutti sostengano Mancini. Per me è importante sapere che tutti siano solo felici al momento della firma di Mancini, perché ha un contratto triennale e con lui c'è un nuovo progetto. Bisogna dare il massimo sostegno alla squadra, ci sono situazioni che non ci piacciono, ma vogliamo che San Siro diventi casa nostra, che la squadra venga supportata. Chiedo ancora con la massima umiltà di sostenere la squadra e Mancini. Quello che è successo capita nel calcio, come leader do la mia paarola: crediamo nel progetto. Ma se mancano i risultati dobbiamo fare qualcosa per l'Inter, non per vantaggi personali. Mancini viene qui e si assume un rischio, le prossime tre partite non saranno semplici. Sarebbe fantastico vincerle tutte ma non sarà facile. Quindi diamo il massimo sostegno alla squadra, tutti noi abbiamo preso la decisione giusta".

    Su Berlusconi e sul rapporto con Barbara: "Lui non l'ho mai incontrato. Barbara sì. Lei ha una vision per il Milan, è buona. I tifosi e la dirigenza del Milan dovrebbero esserne felici. Anche all'Inter ne abbiamo, possono essere diverse. Per giudicare una buona strategia servono i risultati. I due club di Milano stanno cercando di tornare a combattere con Juve e Roma, ma questo progetto è appena partito. Lo stesso vale per il Milan, entrambi hanno bisogno di tempo. Molti club sono gestiti in modo diverso nei vari paesi, non  possiamo copiare al 100% quello che viene fatto altrove. Siamo in Italia. C'è differenza tra serie A e Premier League. Se vediamo i business plan questo è l'elemento più importante per capire cosa accadrà nei prossimi 5 anni".

    Su cosa è accaduto nell'assemblea dei soci e se lui avesse suggerito a Pallotta la formula del rifinanziamento: "Lui viene dagli Stati Uniti, nel mondo finanziario quello che si fa è comune, perché vogliamo programmare la sostenibilità. Lo stesso vale per Berlusconi, lui ha la sua strategia, Pallotta ne ha una sua. Non c'è nulla di sbagliato, ogni club studia le best practies per condividerle o meno. L'ultima volta che sono stato negli USA, abbiamo partecipato a una conferenza ad Aspen. Quello che fanno è davvero incredibile, magari Michael (Bolingbroke, ndr) può dirlo. Ci si può copiare, ma bisogna capire cosa sia meglio per il proprio club. Condividere le best practies è molto importante. Moratti ha vinto 16 titoli, sin dal primo giorno ho detto che non riuscirò mai a fare altrettanto. Dopo un anno stiamo cercando di rendere sostenibile l'Inter. Lo stesso per Barbara, rispetto a quello che ha fatto il padre. Condividere non significa copiare, alla fine cosa va bene per la Serie A? Negli ultimi 12 mesi penso sia andata velocemente, con il nuovo contratto televisivo, la rosa con 25 giocatori... Questa condivisione può far migliorare rapidamente la Serie A, perché il tempo passa velocemente".

    Ancora Bolingbroke: "Era la Global Sports Owner Conference. Non c'ero mai stato prima. I partecipanti erano tutti proprietari di club sportivi, non semplici dirigenti. Ci sono state sessioni durante cui ognuno parlava delle proprie idee, è stato fantastico vedere come sono state condivise le best practies, in modo collaborativo e trasparente. In Europa questa cosa andrebbe fatta".

    Di nuovo Thohir: "Nel corso dell'assemblea abbiamo annunciato il nuovo CdA. E' un bene che la dirigenza cerchi di avere le personalità migliori per ottenere consigli e suggerimenti. Non c'era altro all'ordine del giorno".

    Sul contratto di Mancini e i rinnovi di Icardi, Kovacic e Handanovic: "Fondamentalmente ho risposto su Mancini, il contratto è di 2 anni e mezzo e non c'è opzione di uscita dopo 6 mesi".

    Prende la parola il direttore sportivo Ausilio: "Non c'è alcuna clausola, il contratto scade nel 2017. Con lui abbiamo parlato di progettualità, che cambierà o meno in base alla partecipazione alla Champions. Il mister lo sa già. Per i rinnovi, con Icardi e Kovacic stiamo parlando da un paio di mesi e procede tutto al meglio. Sono contratti lunghi, ci stiamo prendendo il tempo giusto per arrivare a una conclusione che soddisfi entrambe le parti. Si parla anche di diritti d'immagine e altre cose non solo economiche. Sono il presente e vogliamo che rappresentino il futuro. Con i tempi giusti arriveremo al prolungamento. Con Handanovic siamo solo all'inizio, ho avuto un contatto con l'agente la settimana scorsa e ci siamo scambiati le idee. Pian piano le svilupperemo".
     


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