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    Inter, Thohir: è ora di spendere

    Inter, Thohir: è ora di spendere

    L’Inter chiude la stagione come peggio non avrebbe potuto, con un secco 3-1 che evidenzia tutte le lacune della squadra nerazzurra, lontana anni luce dalle prime tre della classifica. La Champions è una chimera, soprattutto dopo una batosta del genere e anche in vista della prossima campagna acquisti, che potrebbe aver bisogno del solito bilancino. Sul mercato si gioca al piccolo chimico, analizzando in maniera certosina entrate ed uscite, andando in soccorso di quel bilancio che per la Uefa è fondamentale. 

    LA STRADA PIU' LUNGA - Al termine dei 90’ contro gli uomini di Di Francesco, Erick Thohir ha ringraziato tutti: “Dopo Sassuolo la testa va subito alla prossima stagione e al ritorno in Europa League. Dobbiamo migliorare ancora. Malgrado il risultato, ringrazio Mancini e la squadra per essere arrivati in Europa, è stato il miglior risultato degli ultimi cinque anni”. Un messaggio che probabilmente vuole smorzare la delusione del popolo interista, ma che in realtà rischia di sortire l’effetto opposto. Il presidente indonesiano ha scelto la strada più lunga per risanare i debiti del club, un percorso impervio fatto di prestiti, rate e ben poche ricapitalizzazioni. Senza dubbio il miglior risultato degli ultimi cinque anni, questo un dato di fatto, ma come lo è la fragilità della squadra, che non riesce mai a compiere il salto di qualità da quando Thohir si è insediato in società. 

    UNA SOLA STRADA - L’anno prossimo ci vorranno almeno due o tre campioni, calciatori di esperienza, visto che in campo ci manca anche quella. Ovviamente tutto dipenderà da quello che si deciderà”. Queste le parole di Mancini al termine dei 90’ contro il Sassuolo, dichiarazioni che evidenziano come il tecnico non sia ancora convinto di poter trattenere i pochi che quest’anno hanno mostrato di poter crescere ancora. “L’Inter deve migliorare ancora”, ha affermato Thohir, ma per farlo c’è una sola strada: spendere, e preferibilmente farlo con cognizione. 

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