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    Inter, tensioni di mercato: Conte chiede, Marotta nega

    Inter, tensioni di mercato: Conte chiede, Marotta nega

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    Conte tuona, Marotta risponde. Con fare equilibrato e diretto, evitando di alzare polveroni, ma tornando esattamente sugli stessi concetti del tecnico salentino e smontandone l’impalcatura. “Esposito non è la panacea ai mali dell’Inter”, ha detto l’ex c.t.; “Non dobbiamo guardare al mercato come se fosse la panacea per tutto”, ha ribattuto l’amministratore delegato dell’area sport. Ma il botta è risposta non si è certo fermato qui, perché al j’accuse di Conte: “In futuro non dovremo ripetere gli errori fatti”, è arrivata la pronta replica di Marotta, in difesa al suo lavoro e a quello di Piero Ausilio: “Non siamo nella situazione di dover riparare a errori fatti”.

    L'ANSIA DI CONTE E LA PROGRAMMAZIONE DI MAROTTA - Nella conferenza stampa a margine dell’assemblea dei soci, Marotta si è vestito da pompiere e ha spento il principio di incendio innescato da Conte. Lo ha fatto offrendo tempo e alibi al suo allenatore: “Lo abbiamo scelto per i valori che incarna, ma siamo stati chiari a luglio e lo siamo adesso, quest’anno l’obiettivo non è vincere ma porre le basi per farlo. Sono venuti meno dei calciatori e il nostro allenatore si sente in difficoltà, noi lo capiamo”. In poche parole Conte è in ansia perché vuole vincere, ma qui nessuno gli ha chiesto di farlo immediatamente e di sicuro non smontiamo il nostro progetto a lungo termine per assecondarlo nel mercato di gennaio. 

    CONTE DERESPONSABILIZZATO - Questa la sintesi del discorso fatto da Marotta, che in qualche modo alleggerisce Conte da  responsabilità che iniziavano ad appesantirlo: “Giochiamo sempre con gli stessi e quando sento certi discorsi mi vengono i peli dritti così”, aveva spiegato il tecnico. I discorsi cui fa riferimento sono quelli relativi al titolo di anti-Juve che molti gli hanno attribuito. incarico che  Conte non si sente di accettare, non senza urgenti interventi nel mercato di gennaio. Marotta non lo asseconderà, arriverà al massimo un centrocampista (a meno che Sanchez non prolunghi la convalescenza obbligando la società a prendere anche una punta) e sempre ammesso che si tratterà di una buona opportunità. Patti chiari amicizia lunga. Conte attacca, Marotta si difende. Le ambizioni di tornare al successo ci sono, quelle del tecnico straripano nella corsia d’emergenza, quelle di Marotta si attengono al programma.

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