Inter, svolta cinese: socio di minoranza per Moratti
C'è un cinese per il mercato dell'Inter. E non è un giocatore. Ma un socio finanziatore. Massimo Moratti e i suoi più stretti collaboratori stanno valutando con grande interesse la possibilità dell'ingresso nel club di un forte e ricco socio di minoranza. Provenienza Pechino.
Vi ricordate il viaggio di lavoro intrapreso nel maggio scorso dal presidente in Asia? Ufficialmente, Moratti allacciò contatti per il progetto del nuovo stadio. Il suo principale interlocutore fu il signor Meng Fengchao, presidente della CRCC (China Railway Construction Corporation), atteso prossimamente a Milano.
Per parlare dell'impianto che, causa questione di tempi, non potrà essere pronto entro il 2015, l'anno dell'Expo e non certo per colpa dei cinesi, ma dell'elefantiaca burocrazia italiana. Del resto per oltre 4 anni ha dormito in Parlamento il disegno di legge per la costruzione di nuovi stadi: nè la putrida Casta politica che ci ritroviamo né tantomeno la Lega di serie A sono stati capaci di accelerare la soluzione del problema che la Camera si è degnata di affrontare una volyta per tutte soltanto il 12 luglio scorso. Ora, naturalmente, bisognerà aspettare che il provvedimento entri in vigore.
Ecco perchè è molto problematico per il calcio italiano attirare gli investitori stranieri, arabi, russi o cinesi che siano, spaventati dalle lunghezze e dagli ostacoli di un'organizzazione mai al passo con i tempi.
Eppure, grazie a Moratti, l'Inter è convinta di costituire un'eccezione. Tant'è vero che i contatti con gli uomini di Meng stanno procedendo alacremente in queste settimane. Obiettivo: andare avanti con il progetto stadio e verificare se esistano le condizioni per un ingresso nel club di CRCC, in qualità di socio di minoranza portatore di una robusta dote finanziaria.
Stamane, la pista cinese scovata nelle scorse settimane da calciomercato.com, ha trovato un'autorevole conferma sul Corriere della Sera che ha pubblicato un'acuta analisi della situazione interista, firmata da Fabio Monti, uno fra i più informati e attendibili cronisti elle vicende nerazzurre.
La nuova strategia economica disegnata dagli uomini del petroliere impone l'abbattimento del monte ingaggi (sceso dai 190 milioni di euro della stagione 2010.-2011 ai 170 milioni dell'annata successiva, ma ancora spaventosamente eccessivo). L'operazione è indispensabie per proseguire lungo la strada del risanamento dei conti.
Il bilancio al 30 giugno 2012 prevede un passivo oscillante attorno agli 80 milioni di euro (l'anno scorso superò gli 86 milioni di euro e, come sempre, venne ripianato da Moratti).
La mancata partecipazione alla Champions League sottrarrà alle casse societarie i 31,569 milioni di euro che l'Uefa paga all'Inter per l'edizione 2011-2012.
L'ingresso di un socio di minoranza in società diventa una prospettiva sempre più concreta. I cinesi non sono mai stati tanto vicini all'Inter come in questo momento.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com