Ganso all'Inter, bocciato Coutinho
E' sbarcato a Milano con l'etichetta di baby fenomeno, la risposta dell'Inter a Alexandre Pato. Ma Coutinho, il vero Coutinho, a Milano non si è mai visto. 18 presenze totali, 1046 minuti giocati, 0 gol realizzati. Numeri che stridono con la versione brasiliana, nel Vasco de Gama e con le nazionali giovanili verdeoro. Sono passati dieci mesi dall'inizio della sua avventura nerazzurra e il bilancio è fallimentare. Sarà per colpa dell'infortunio, sarà per colpa della giovane età, sarà per colpa di un carattere timido e introverso, ma questo Coutinho è apparso troppo acerbo per l'Inter, per la squadra campione di tutto.
Meglio mandarlo via in prestito, in una squadra dove possa trovare il campo con continuità e ritrovare una fiducia traballante, condizionata quest'anno dai fischi di un San Siro esigente. Coutinho sarà il futuro dell'Inter, ma non quello prossimo. Non è un caso che nel suolo ruolo, quello del trequartista, l'Inter stia seguendo Paulo Henrique Ganso, compagno di nazionale di tre anni più vecchio. Non è un addio, ma un arrivederci. A quando sarà pronto.