Inter su Barella: pro e contro dell'affare
BARELLA PIU' DI CRISTANTE - Il centrocampista classe '97 del Cagliari è sicuramente uno dei 3 talenti italiani che nel corso della prossima estate potrebbero cambiare maglia. Barella, insieme a Cristante e Pellegrini rappresenta ad oggi una delle certezze del futuro della nostra Nazionale. Ma puntare su di lui invece che sugli altri due è la scelta più giusta per i nerazzurri? Abbiamo provato a stilare un elenco di pro e di contro di questo affare
- PRO - Barella è giovane, ha solo 21 anni, da poco compiuti e affondare il colpo per lui garantirebbe non solo un investimento per il presente, ma anche per il futuro assicurandosi comunque un'elevata rivendibilità in caso di futura cessione
- CONTRO - Per strappare il sì del presidente del Cagliari Giulini non basteranno gli ottimi rapporti fra club. La valutazione che il club sardo fa del giocatore è già superiore ai 30 milioni preventivati qualche mese fa e lo stesso Giulini ha recentemente dichiarato che la base d'asta partira da 50 milioni.
- PRO - Nonostante la giovane età, Barella non può considerarsi un rischio come, invece, poteva esserlo Roberto Gagliardini (acquistato dall'Inter lo scorso inverno dopo solo 5 mesi ad alti livelli con l'Atalanta). Barella ha infatti già fatto la "gavetta" e l'ha fatta costantemente ad alti livelli. 21 presenze in Serie B, già 61 fra Serie A e Coppa Italia per un bagaglio di esperienze già ricco.
- CONTRO - Il punto debole di Barella è sicuramente il temperamento e l'eccesso di foga in campo. La personalità c'è, ma va ancora sgrezzata. Sono troppi, infatti, i 4 cartellini rossi e le 34 ammonizioni raccolte in carriera.
- PRO - I numeri di Barella sono in crescita soprattutto dal punto di vista realizzativo, una dote raramente mostrata in carriera tanto che con 5 gol all'attivo, questa è la sua miglior stagione in carriera. Tanto sta aiutando il fatto che tolto Joao Pedro, è diventato lui il rigorista della squadra. Un segnale positivo e sintomo di una forte personalità.
- CONTRO - Barella è un centrocampista centrale abile a manovrare in un centrocampo a tre. E' un moderno e più giovane Nainggolan che però non ha mai fatto l'incursore alle spalle delle punte. Spalletti ha abbandonato da tempo il 4-3-3 e all'Inter ha trovato la giusta quadratura con il 4-2-3-1, un modulo che, almeno per ora, Barella ha dimostrato di mal digerire.
@TramacEma