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Inter, stessi attori e stesso finale. Da Roma a Milano, il copione si ripete
“Quanti anni avrà avuto nel 2012? Tre, quattro? Il bambino che esplode al gol di Matias Vecino probabilmente andava all’asilo l’ultima volta che l’Inter aveva messo piede in Champions League e altrettanto probabilmente ha sentito parlare del Triplete dal padre. Triplete, creatura mitologica. Sogno Champions, desiderio che pareva spento dal gol di Eriksen e dalla sufficienza con la quale il Tottenham stava governando la partita. Ma poi sono arrivati il pareggio artistico di Icardi e a stretto giro di posta la capocciata di Vecino. Che a Roma nel finale con la Lazio aveva trascinato l’Inter in Champions League e non ha voluto uscirne subito. Stesso copione mesi fa, più o meno: successo in rimonta, i due gol finali di Icardi e Vecino e anche all’Olimpico l’uruguaiano aveva segnato di testa”.