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    Spalletti: 'Marotta è un trequartista, con Modric si diventa fortissimi. Su Totti...'

    Spalletti: 'Marotta è un trequartista, con Modric si diventa fortissimi. Su Totti...'

    Un brutto ko nell'ultima uscita prima della sosta per le nazionali, ma un avvio di stagione più che positivo per l'Inter. Luciano Spalletti, allenatore nerazzurro, si confessa in una lunga intervista al Corriere della Sera: "La Champions ha convertito la rassegnazione in entusiasmo. Se sento le pressioni? Dopo l'Empoli ho preso l'Ancona, che veniva da 13 sconfitte. La paura la sento fin dalla prima panchina e spero di sentirla a lungo. Quando non la avverti più sei piatto, non dai niente. Quanti Modric servono per raggiungere la Juve? Parliamo di un livello di calciatori fatti e capaci di insegnare agli altri come si fa, l'inserimento di top player è la scorciatoia per diventare fortissimi".

    TRA OBIETTIVI E MAROTTA - "C'è un progetto ambizioso per un castello che non sia di carta, ma di mura solide. All'Inter è concesso stabilire le tappe, ma è vietato porre limiti alla posizione del traguardo finale: si vuole andare più in là. Voglio che l'Inter ritorni nel suo grande specchio di una delle più belle del reame. Deve farsi riconoscere per quel che è la sua storia. Dopo essere riuscito ad allenare l'Inter vorrei diventare l'allenatore di una delle più grandi Inter della storia. Marotta mi esonerò due volte al Venezia? Era ed è mio amico, uno che fa gruppo, squadra: un trequartista, stava con me. Per quel che riguarda gli esoneri, c'è poi il professionista... Zamparini". 

    SU TOTTI E LA ROMA - "Le polemiche con la stampa romana? Quell'atteggiamento non lo ritengo necessario all'Inter. Avevo detto alla Roma che non avrei rifirmato il contratto a inizio stagione, mi attaccavano e rispondevo. Mi fa sorridere quando dicono che sono stato io a far smettere Totti. Io non ho firmato, lui poteva farlo".

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