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Spalletti: 'Corsa su noi stessi, tiriamo su il muso. Su Rafinha e Dalbert...'
Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, Luciano Spalletti incontra i giornalisti nella consueta conferenza stampa di Appiano Gentile.
AI TIFOSI SU FACEBOOK - “Da qui in avanti le opportunità saranno sempre di meno per cui dovremo trarre il massimo da queste partite. Tagliavento? Se ha deciso di annullare il gol di Brozovic è perché ha valutato così, ma c’è da fidarsi perché è un grande arbitro. Se questa partita vale di più? Si, adesso le gare valgono tutte il dubbio e poi l’Atalanta è un brand, è un marchio. Il loro stadio è insidioso e si vede la mano di Gasperini, c’è da stare svegli. Le due squadre che segnano più di testa? Mi interessa vedere l’atteggiamento di squadra, è più importante l’equilibrio”.
Una delle ultime possibilità per sorpassare Lazio e Roma?
“Per come stava lavorando la squadra avrebbe meritato di vincere contro il Torino, ma anche per quello che ha fatto in partita. Man mano che passa il tempo siamo consapevoli che le opportunità sono sempre di meno e vanno sfruttate, per cui domani dobbiamo fare risultato
Come stanno Vecino e Candreva?
“Candreva, Vecino e Miranda sono da valutare, ma anche a Gasperini mancheranno Ilicic e Petagna, per cui tutti abbiamo le nostre defezioni”.
Percorribile la possibilità di vedere Rafinha nei due di centrocampo? “Si, è percorribile. Ma non bisogna andari ad infilare in situazioni che non sai dove ti portano”
Sorpreso di vedere come le italiane si sono comportate in Coppa?
“Abbiamo squadre forti che si stanno livellando a quelle europee. Stiamo lavorando nella direzione corretta e ci può stare che Roma e Juventus riescano a ribaltare risultati impossibili. Ribadisco i miei complimenti a tutta la Roma perché hanno fatto vedere un calcio importante, veramente tanta roba. Impresa strameritata e adesso è tutto possibile”.
Come valuta l'idea del VAR in europa e le parole di Buffon? “Sapete cosa penso del VAR, credo la useranno in futuro e dico bravi a quello che l'hanno ideato e voluto. Su Buffon non ta a me commentare, io ascolto, guardo e mi faccio un'idea, ma i commenti sono più campo vostro”.
Anche l'Inter dovrà saltare addosso all'avversario come ha fatto la Roma contro il Barcellona?
“A Torino abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Abbiamo provato a giocare nella loro metà campo e per questo abbiamo perso un po' di equilibrio nella via di mezzo e hanno fatto gol. Ormai quella partita è andata, ma siamo ancora dentro e dipende tutto da noi. Io, la squadra e tutto l'ambiente Inter sappiamo chi siamo e ci troviamo dove ambivamo a stare. Anzi, in questa lotta mi ci immaginavo anche Milan e Atalanta, quindi su il muso e si va a giocare”.
Rafinha è pronto al rush finale? Finora ha dovuto gestirlo
“È un buon calciatore, che ci può dare una mano importante, ma l'Inter ha saputo cavarsela anche senza gli stesi calciatori. Lui va valutato di volta in volta, che attualmente ha una condizione corretta per giocare nell'Inter”.
L'Inter, dopo il Cagliari, è la squadra che porta in gol meno giocatori. Come te lo spieghi visto che la tua storia racconta che fai segnare tutti?
“Rientra un po' nella casualità, ma da qui in avanti li faranno altri”.
C'è qualcosa in particolare su cui avete lavorato questa settimana? “Facciamo sempre lo stesso tipo di lavoro, anche di analisi su ciò che è avvenuto. Poi dedichiamo un allenamento sugli avversari e sulle esercitazioni con il pallone visto che in passato è capitato di gestirlo male, mentre adesso stiamo migliorando”.
Quando ha visto la Roma battere il Barcellona, ha pensato che c'era anche un po' del suo lavoro?
“Io devo pensare all'Inter e i meriti della Roma quest'anno sono della Roma e non miei. Io ho lavorato con una squadra forte e quella squadra forte è arrivata un punto davanti al Napoli e ha potuto giocare la Champions. I meriti adeso sono tutti della Roma, dei giocatori e di Di Francesco. Meriti tutti suoi”
Dalbert dice di voler rimanere, cosa ne pensa?
“Il ragazzo ha reattività e corsa, ma anche un mancino che lascia andare bastonate impressionanti. Poi è chiaro che ci vuole anche la tranquillità per poterle esibire queste qualità. Forse non l'ho aiutato molto, ma io devo aiutare prima l'Inter. Sul futuro vediamo come finisce Questo campionato, tutto è possibile, ma il ragazzo è un buon ragazzo e quindi lo includeremo nei discorsi che lo riguardano".