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Inter, Spalletti: 'Icardi c'è. Il derby vale più di una stagione, voglio facce cattive'
Alla vigilia del derby, Luciano Spalletti presenta l’importante sfida nella consueta conferenza stampa da Appiano Gentile.
AI TIFOSI SU FACEBOOK - "Per una classifica importante ci vogliono gare importanti. Il derby è una partita particolare perché se riesci a portarlo a casa ti riempi il cuore di gioia attraverso gli sguardi di quelli che portano con sé l'Inter. Rafinha e Karamoh insieme? Tutti possono giocare insieme”.
Può essere la partita della svolta?
“Le sensazioni sono bellissime perché si va a giocare la partita più bella del campionato e sappiamo quanto ci tengano i nostri tifosi. Vogliamo andare lì a determinare il nostro destino, vogliamo essere consapevoli della nostra forza e dell'importanza della partita”.
Icardi è pronto?
“È prontissimo, non sono pronto. Il derby gli dà sensazioni particolari”.
La classifica favorevole vi rende più tranquilli su quello che può essere il risultato?
"Se abbiamo questa classifica, che è una classifica importante, è perché l'abbiamo maturata proprio in scontri diretti. Abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi”.
Suso può preoccuparla?
“Non funziona così. A me preoccupano i miei giocatori se non fanno le cose che sanno fare. Di quelli lì non mi preoccupa niente, sappiamo che sono forti e mi meravigliava la classifica di prima. Non rimango sorpreso delle giocate di Suso, Bonaventura, Cutrone e Donnarumma. Sono forti, ma li sfidiamo convinti di avere altrettante qualità'.
Questa gara è un bivio, cosa chiede ai suoi giocatori?
“Diventa fondamentale avere il coraggio di fare giocate che determinano e avere la condizione di poter decidere con le giocate che fanno parte del nostro bagaglio. Gli chiederò di mostrare la faccia cattiva perché non c'è più tempo per pensare di poter recuperare nelle gare successive”.
Potresti avanzare Cancelo?
“Un po' di dubbi si hanno sempre, ci sono due o tre situazioni che ti porti dietro e che possono cambiare tra il dire e il fare, mi riferisco allo stress muscolare dei calciatori. Su Cancelo però non ho dubbi, parte da terzino”.
Anche oggi articoli su Thohir e sui conti.
“Secondo me non bisogna condizionare il pensiero dei tifosi in maniera sbagliata. Perché poi quando c'è un po' di disordine, per alcune persone è più semplice rovesciare tutto per terra invece che sistemare. Qui dentro c'è molto più ordine di quello che pensate fuori. L'Inter è una società organizzata che per rimanere dentro i conti si è creata anche dei problemi, proprio per questo è stata anche criticata. La società fa bene a difendersi”
Che impressione ti ha fatto Candreva da trequartista? "Ha giocato li nell'ultima partita e si è allenato lì diverse volte: cerchiamo soluzioni diverse e non mi invento niente. Con Cancelo predisposto a stringere, è chiaro che Candreva finisca un pochino più dentro”.
Il derby può essere la partita giusta anche per Karamoh?
“Il suo obiettivo non è il barattolo messo sul primo muretto, ha mire più importanti e può giocare in tutte le partite”.
Negli scontri diretti l'Inter non ha mai fallito
“Forse è perché la squadra sa riconoscere il momento in cui bisogna metterci qualcosa in più. Succede anche se bisognerebbe essere sempre all'altezza del livello di calcio che dobbiamo proporre”.
Cosa pensa della storia di Gattuso?
"Rino ha fatto veramente bene e probabilmente lo ha fatto usando le sue armi, la sua semplicità ha dato carica emotiva ai calciatori. Non lo conosco professionalmente, ma è una persona trasparente e niente può annebbiarlo. Conosco bene anche Riccio, il suo secondo, che è fatto della stessa pasta e quindi insieme vanno a scopa”.
Cosa farà la differenza in questo derby?
“Diventa fondamentale avere un traguardo e non andare in giro per il campo. Vogliamo un obiettivo. Diventa fondamentale avere una testa pensante, in maniera continuativa”.
La partita di Coppa Italia potrà influire negativamente sul Milan?
"Avrei preferito giocare contro il Milan senza la gara di mercoledì.
Ha sempre difeso la squadra, si è sentito solo qualche volta?
“Assolutamente no. Sono in sintonia e sono contento di ciò che i giocatori mi hanno dato. Devo partire dal presupposto che devo riuscire a motivarli, sta a me trovare il verso giusto per farmi ascoltare”.
Come stanno Borja Valero e Miranda?
“Il primo rientra in quel discorso che facevamo prima, situazione infiammatorie da valutare. Miranda invece ha recuperato e può giocare anche cento minuti”.
Vuole replicare all'agente di Kondogbia che aveva spiegato come probabilmente il calciatore non fosse da Inter al suo arrivo?
“Se fossi io il calciatore cambierei agente. Ma andarsi ad addentrare dentro a certi particolari adesso non mi sembra il momento. Non vorrei sprecare energie che mi serviranno domani. Poi lui è libero di andare dove vuole, tireranno fuori i soldi e basta”.
A Roma il derby vale una stagione intera, a Milano no, lo conferma?
“A volte il derby vale anche più di una stagione se pensiamo a quello che richiama. Sono le partite che fanno battere il cuore del calcio, tutti uniti in una passione comune”.
Come ha visto Perisic?
“Il suo momento dipende dall'involuzione della squadra, ma Ivan è un giocatore che io vorrei sempre nelle squadre che allenerò e domani vi farà vedere che ha messo tutto a posto“.