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    Inter: Spalletti ha recuperato tutti, ma all'appello manca ancora Nainggolan

    Inter: Spalletti ha recuperato tutti, ma all'appello manca ancora Nainggolan

    L’Inter di Luciano Spalletti si scopre forte e solida anche senza Radja Nainggolan. Una bellissima notizia per il tecnico toscano, che però a inizio anno contava di avere a disposizione un calciatore che potesse incidere molto di più rispetto a quanto stia finora facendo. L’ex giallorosso è l’uomo che più sta mancando a quest’Inter, che pure ha saputo rilanciare diversi elementi sui quali gran parte dell’ambiente aveva smesso di credere: da Brozovic e Dalbert passando per Borja Valero e Vecino, sui social si sprecano le battute circa i poteri curativi di Luciano da Certaldo, che però - scherzi del destino - a Milano non ha ancora visto il miglior Nainggolan.

    LA SCENA AD ALTRI -
    Ma in questo caso c’è poco da metterci mano, nel senso che il “Ninja” non è il tipo che subisce le pressioni della piazza né quello che ha bisogno di lunghi periodi di adattamento. Radja Nainggolan abbonda sia in personalità che in qualità, ma in questo momento è l’uomo in meno, quello su cui avevi fatto affidamento e da un momento all’altro si tira fuori senza preavviso. Pessima la prestazione offerta contro il Barcellona, in quella che che finora è stata la partita più attesa della stagione. Match per uomini e calciatori abituati a certi palcoscenici, ma accesi i riflettori il Ninja è sparito lasciando ad altri sia la scena che quel ruolo da protagonista che Spalletti avrebbe voluto cucirgli addosso.

    LE NOIE DEL NINJA - I tre gol in undici gare stagionali certificano la qualità e l’importanza del calciatore, anche perché due di questi sono giunti in momenti cruciali: contro il Psv in Champions e contro il Bologna in campionato, a sbloccare un match che si era messo su binari scomodi, specie dopo il pareggio e la sconfitta delle prime due giornate di campionato contro Sassuolo e Torino. Ma a tormentare Nainggolan sono state le condizioni fisiche: prima il problema alla coscia che lo ha tenuto ai box per l’intera preparazione estiva, poi il problema alla caviglia accusato nel derby, che avrebbe dovuto tenerlo fuori più tempo, ma che lo ha visto rientrare contro il Barcellona in quello che è stato un recupero lampo.

    L'ATTESA DI SPALLETTI - Due infortuni che ne hanno condizionato di molto il rendimento, perché Nainggolan non riesce a recuperare il fiato e la capacità di corsa che gli servono per poter giocare con quella lucidità e quella forza fisica che lo hanno portato ad essere tra i migliori centrocampisti in Europa. A Milano tutti lo aspettano e accolgono con applausi i suoi ingressi in campo, ma ad oggi il Nainggolan nerazzurro non è mai stato quel trascinatore indemoniato che calpestava l’erba dell’Olimpico. Domenica c’è Atalanta Inter, poi la pausa e il rientro contro il Frosinone prima delle trasferte contro Roma e Juventus, che saranno anticipate dalla decisiva sfida di Londra contro il Tottenham. Sarà per queste tre sfide importanti che Spalletti si augura di avere a disposizione il miglior Nainggolan.

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