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    Inter, Spalletti fa autocritica: l'errore è stato...

    Inter, Spalletti fa autocritica: l'errore è stato...

    Spalletti non ha finora trovato alternative al calcio prevedibile che offre la sua Inter. Questo è quanto scrive l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che spiega come il gruppo a disposizione del tecnico toscano non fosse pronto per certe sfide. 

    “Gli equilibri sono sacri, certo, ma se l’alternativa è ruminare un calcio prevedibile forse vale la pena di tentare. Qui però subentra la particolare psicologia di Spalletti. Un «estremista» trascinante e portato alle battute contagiose ma anche con manie persecutorie che a volte possono far perdere serenità all’ambiente. Soprattutto se fragile come quello nerazzurro e se mancano un uomo che faccia da cerniera tra Pinetina e sede e la debita copertura della società. A Roma, per esempio, era stata la dirigenza a dargli il mandato di mettere ai margini Totti. Qui il rapporto con Ausilio e Sabatini è buono, ma rimane il fastidio verso la proprietà che gli aveva promesso ben altro. Ovviamente però Spalletti fa pure tanta autocritica per avere alzato l’asticella con i vari slogan «senza tregua», «non poniamoci limiti», «siamo l’Inter e vogliamo vincerle tutte». Uno spogliatoio fragile (e non esattamente cementato) non era pronto per certe sfide. E il risultato si vede in campo, dove l’ultima Inter non assomiglia in quasi nulla - lanci lunghi, mai una provocazione tattica, una giocata pazza - ad una creatura spallettiana”.
     

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