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    Inter, sorpasso al Milan 'a tavolino'? Mercoledì la decisione del Collegio di Garanzia, due motivi per crederci

    Inter, sorpasso al Milan 'a tavolino'? Mercoledì la decisione del Collegio di Garanzia, due motivi per crederci

    • Redazione CM
    Sorpasso in classifica, senza giocare nessuna partita. O meglio un match verrà disputato, non sul campo di calcio, ma nelle aule di tribunale. Domani il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni dovrà pronunciarsi sul ricorso dell'Inter contro le prime due decisioni del Giudice Sportivo e della Corte Sportiva d’Appello della Figc sul mancato assegnamento del 3-0 a tavolino della gara del 6 gennaio alla quale il Bologna non si presentò a causa della quarantena imposta dall’Asl. Se dovesse dar ragione ai nerazzurri, cambierebbe la classifica, con l'Inter che salirebbe al primo posto con 69 punti, con un punto di vantaggio sul Milan, se invece dovesse confermare i primi due gradi di giudizio il recupero contro gli uomini di Mihajlovic verrà disputato mercoledì 27 aprile, con orario da definire, anche perché quel giorno c’è l’andata di una delle due semifinali di Champions.

    DUE MOTIVI - Tutti i precedenti fanno capire che non ci sarà nessun ribaltone, che il match si giocherà regolarmente, ma ci sono due motivi per che fanno sperare l'Inter, ovvero il mancato reclamo da parte del Bologna e la 'strana' lista dei contatti stretti (la distinta messa online dai rossoblu non ha invece peso giuridico). L'avvocato Angelo Capellini basa la propria tesi intanto sul fatto che il Bologna al tempo non ha fatto né il pre annuncio di reclamo né il reclamo stesso. Se c'è una causa di forza maggiore che ti impedisce di giocare, si dovrebbe andare dal Giudice a invocarla, atto che il Bologna non ha mai depositato. A questo si aggiunge il dettaglio legato alla lista delle persone entrate in contatto con i giocatori positivi in quei giorni di gennaio. Al tempo, la Asl di Bologna ha chiesto alla società la lista dei contatti stretti e l'elenco inviato invece è stato quello che si manda normalmente in Lega Serie A con tutti i tesserati, comprensivo anche di giocatori che in quel momento si trovavano in Coppa d'Africa e uno addirittura in Uruguay.

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