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    Inter: sì ai talenti sacrificati per Barella

    Inter: sì ai talenti sacrificati per Barella

    • Fabrizio Romano
    Luciano Spalletti è un suo grande estimatore, lo raccontiamo da mesi. E presto sarà tempo di passare dalle parole ai fatti: una volta concluso il campionato, Inter e Cagliari si rivedranno per discutere nuovamente di Nicolò Barella, centrocampista classe '97 che ha vissuto una splendida stagione a livello di rendimento personale nonostante il Cagliari sia tutt'ora protagonista di un'annata da dimenticare con il rischio della retrocessione. E proprio questo fattore ha rallentato - ma non fermato - l'operazione che l'Inter vorrebbe impostare.

    TALENTI NELL'AFFARE - Se la Juventus si è tirata indietro settimane fa, il ds nerazzurro Piero Ausilio continua a considerare Barella un potenziale rinforzo per il centrocampo. Perché in Italia si può sfruttare il fattore contropartite con le squadre di livello inferiore, Spalletti stravede per Barella e investire su un talento italiano è considerata - anche da Suning - sempre una buona idea. La salvezza del Cagliari sarà determinante, per rispetto dei sardi si è frenato sulla trattativa che ripartirà da fine maggio per arrivare a capire i margini di fattibilità, perché l'accordo definitivo è ancora lontano. Il presidente Giulini vuole che si raggiunga almeno una valutazione da 30/35 milioni; l'Inter è vincolata al Fair Play Finanziario, dovrà attendere per agire ma è disposta a inserire uno o più talenti di proprietà nell'affare. Vi abbiamo raccontato di Andrea Pinamonti, non è l'unico; il Cagliari gradirebbe anche il centrocampista Emmers, fresco di rinnovo, così come il terzino Zappa, considerato un giovane di prospettiva sicura. L'Inter considera la strada del diritto di riacquisto sui propri giovani, intanto tratterà col Cagliari e sa che Barella è favorevole al trasferimento. Ma c'è concorrenza e soprattutto c'è il Fair Play a rallentare tutto. Spalletti aspetta e spera...

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