Inter: serve un d.g., uno alla.... Leonardo
Ma come? Proprio l'Inter si lamenta del mercato? "Il mercato in questo momento è impazzito, è impossibile competere", ha spiegato ieri il direttore dell'area tecnica nerazzurra, Marco Branca, parlando di Villas Boas, di fair play finanziario e di quanto il calcio inglese, in questo momento, sia più ricco e competitivo di quello italiano. Tutto vero, per carità, ma forse all'Inter dovrebbero ricordarsi che, nella gara a 'chi spende di più', il club nerazzurro ha primeggiato in Italia (e non solo) per anni, con aumenti di capitale e campagne trasferimenti da record, il tutto con pieno diritto di farlo (i soldi erano di Massimo Moratti, che li spendeva legittimamente, come ora fa Mansour al Manchester City).
E' più probabile, invece, che le attuali difficoltà sul mercato da parte del club tuttora campione del Mondo derivino da altre motivazioni, più che dalla presunta impossibilità di competere a livello finanziario. E' sempre più netta infatti l'impressione che lo stallo nerazzurro abbia origine in una situazione societaria un po' nebulosa. Il Corriere dello Sport oggi sottolinea la spaccatura in atto fra Moratti e Branca sul nome del nuovo allenatore (il presidente sarebbe per Mihajlovic, Branca per Gasperini). Nei giorni scorsi, poi, abbiamo assistito a qualche dichiarazione divergente fra i due (su Capello: Branca "Mai contattato"; Moratti "La Football Association non ha voluto liberarlo"). E non è un mistero che il patron imputi al dirigente la scelta, dimostratasi sbagliata, di puntare su Benitez la scorsa estate, come erede di Mourinho.
Torna in mente, in questi giorni, una definizione che Moratti diede lo scorso anno di Mourinho, parlando delle sue doti di comunicatore e di motivatore di tutto l'ambiente: "E' più che un allenatore, è quasi come avere un direttore generale". Bene, ripensando a questa frase e al vuoto lasciato in società da Gabriele Oriali, e considerando che Ernesto Paolillo ricopre sì formalmente il ruolo di direttore generale (oltre che di amministratore delegato), ma con compiti istituzionali e commerciali (tipo la battaglia per i diritti tv), sorge spontanea una domanda: non è che all'Inter serva un direttore generale che si occupi anche di mercato? Proprio quello che Leonardo andrà a fare al Paris Saint Germain...