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    Inter, senti Scaloni: 'Pallone d'Oro a Lautaro? Prima o poi...'

    Inter, senti Scaloni: 'Pallone d'Oro a Lautaro? Prima o poi...'

    Lunga intervista a La Gazzetta dello Sport per Lionel Scaloni, ct dell'Argentina, che si sofferma sui talenti dell'Albiceleste presenti nel campionato italiano, partendo da Dybala e Paredes: "A Paulo voglio bene come a un fratello perché è un ragazzo perbene. Quando gioca 7-8 partite di fila, le sue prestazioni cambiano in meglio e la squadra ne ha beneficio. Purtroppo questa continuità di utilizzo non l'ha avuta, ma nel gruppo lo voglio sempre: è utile pure quando non è al top".

    A Roma non se la passa bene neppure Paredes.
    "Quando la squadra non ha il pallone deve trovare una modalità di gioco diversa. Per noi è un '5' speciale quando gestisce la manovra, ma se è in una squadra che rincorre...".

    L'arrivo di De Rossi, uno specialista del ruolo, lo aiuterà?
    "Glielo auguro. Intanto permettetemi di dire che l'esonero di Mourinho mi ha sorpreso. Aveva la Roma nel cuore e le sue lacrime quando ha lasciato Trigoria lo hanno confermato".

    E Lautaro?
    "Anche a lui voglio bene come a un fratello. È eccezionale e al Mondiale, nonostante non stesse bene, ha giocato sempre. All’Inter è considerato una bandiera e senza Dzeko e Lukaku è diventato ancora più leader. È da Pallone d’oro? Nella classifica dei primi 30 c'è. Prima o poi...".

    Quanto merito dà al suo ex compagno Inzaghi per la crescita del Toro?
    "Simone è bravo. Non lo dico perché è un amico o perché da calciatore pensava al gruppo prima che a se stesso. Si vedeva che sarebbe diventato un tecnico in gamba: già allora studiava il calcio, si documentava sugli avversari e non lasciava niente al caso. La sua Inter, insieme alla Fiorentina e al Milan, è la squadra che mi piace di più per il tipo di calcio offensivo che esprime. Stavolta però tiferò Lazio".

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