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    Inter, senti Cruz: 'Lautaro e Correa si trovano come avessero il GPS'

    Inter, senti Cruz: 'Lautaro e Correa si trovano come avessero il GPS'

    Julio Cruz promuove la coppa argentina dell'Inter. L'ex attaccante ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "I nuovi gemelli del gol? Sì, mi piace, è una definizione corretta. Ho visto la gara dell'Argentina contro il Venezuela: Lautaro e Correa si trovano come avessero il GPS, si capiscono, si cercano e segnano. Il fatto che giochino assieme sia nella Selecciòn e sia nell'Inter li renderà ancora più forti. Più affini. Più... tutto". 

    "Lautaro è più forte perché ha trovato una società che lo ha aspettato credendo in lui. Anch'io quando arrivai in Italia feci fatica al Bologna: ma ho trovato le sponde giuste per emergere, e così lui. Correa? Si vede che osserva il campo un minuto e capisce tutto. Sono contento per lui: esordire con l'Inter e segnare due gol significa che hai lavorato con grande sacrificio, sempre. El Tucu è forte, tecnico, ha carattere, arriva sempre alla porta, quel che deve fare lo fa, ha due piedi quasi equivalenti, quando deve segnare... segna. E Lautaro, ora che non c’è più Lukaku, si sentirà più sicuro. E titolare. E in fiducia. Si vede che loro si cercano, si trovano: aumentando pericolosità con la loro qualità indiscutibile".

    "Considerando anche Dzeko l'Inter ha un attacco da alta Champions? Sì, poi sapete come va la Champions: devi dimostrarti sempre all'altezza. La verità è che non ci sono più le rose piene di grandi bomber come una volta, forse oggi solo il PSG ne ha una così; nella mia Inter c'eravamo io, Crespo, Adriano, Vieri, Recoba, Martins, Ibrahimovic: solo pensare una quantità tale nel calcio di oggi sembra impossibile. Ora, si deve scegliere bene: e la coppia loro è perfetta". 

    "L'Inter è ancora da scudetto. Oltre ad essere contento di Simone Inzaghi che conosco bene come un ragazzo e un professionista esemplare, Lautaro e Correa danno l’idea di divertirsi a giocare assieme. Quando per lungo tempo, con Mancini, io e Ibra facevamo coppia in campo, molti dicevano che non potevamo giocare assieme. Macché: grandi gol e divertimento. E così mi sembrano loro: si divertono a cercarsi. E questo può essere scatenante". 
     

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