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    Inter, sei cresciuta o no?

    Inter, sei cresciuta o no?

    • Pasquale Guarro
    Nel calcio si abusa spesso del termine “esame” perché la stagione sportiva è lunga e può presentare diversi snodi cruciali per una squadra. Ci sono partite che dicono chi sei e dove sei diretto, scontri che ti mettono in parallelo col passato e ti proiettano al futuro. L’Inter di Spalletti è giunta a questo traguardo, che poi è un nuovo punto di partenza, perché il processo di crescita avviato dal tecnico toscano è ancora a metà del lungo percorso che dovrà portare i nerazzurri al pari delle migliori compagini europee. Il progresso, nel calcio, è figlio dell’esperienza, della fiducia, dell’unità di intenti e del senso di appartenenza, che ad Appiano Gentile mancava dai tempi di José Mourinho. 

    PROGRESSO O STALLO - L’Inter arriva a Roma in un momento delicato, dopo la sconfitta in Champions contro il Tottenham, che ha strappato dalle mani dei nerazzurri il possesso del proprio destino. Subito dopo ci saranno Juventus (a Torino) e il ritorno col PSV (in casa). La curva che porta al rettilineo è lunghissima, ma all’uscita dal tornante avremo un’idea molto chiara rispetto al reale valore del gruppo di Spalletti, che consegnerà l’istantanea di quello che è stato il percorso intrapreso dalla scorsa stagione ad oggi. Il trittico Roma-Juventus-PSV ci racconterà progresso o stallo, sviluppo o immobilità. L’analisi dovrà ovviamente affacciarsi oltre al risultato, sarà necessario riconoscere l’atteggiamento e soprattutto il coraggio, quello che a Londra si è visto solo a tratti. 

    UNA PARTITA, TANTI SIGNIFICATI - La prima delle tre sfide, ovvero quella contro la Roma, potrebbe rappresentare il banco di prova più significativo. I giallorossi attraversano un periodo negativo e scenderanno in campo con la rosa falcidiata da diversi infortuni. Dimostrare di saperne approfittare sarebbe il primo concreto passo in avanti da parte dei  nerazzurri, che in passato hanno spesso scartato al vento ghiotte opportunità. Non perdere a Roma significherebbe tante cose insieme: tenere lontani i giallorossi da un possibile rientro in zona Champions, non perdere il passo dal Napoli e, soprattutto, dimostrare di saper reagire in fretta agli stimoli negativi. Evitando, come invece accaduto in passato, di innescare pericolosissimi cicloni che spazzano via sicurezze e lasciano disordine.

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