Inter, se i meriti sono di Inzaghi come dice Marotta, il contratto gli andava rinnovato dopo Istanbul
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Ora la domanda è la seguente: non sarebbe stato il caso di estenderlo in modo inequivocabile fino al 2025? E se sì, come aveva ricordato Zhang un mese fa dicendo che Inzaghi sarebbe rimasto a lungo, che cosa si aspetta per procedere? O meglio, come mai non si è trovato il tempo per rinnovare il contratto e, magari, adeguarlo dal punto di vista delle cifre?
La sensazione, non sempre piacevole, è che Simone sia un allenatore gradito fino ad un certo punto. Per esempio, tanto per capirci, fino a quando non vincerà uno scudetto con la squadra nerazzurra. In fondo, la colpa che gli addossano una parte dei tifosi interisti e della critica più radicale, è di avere buttato il campionato di due anni fa e di non essere mai stato in corsa per quello dell’anno scorso. Non che queste osservazioni siano prive di fondamento, ma pensavo che essersi guadagnato la finale di Champions, e l’aver messo alla frusta il City campione di tutto, potesse garantire un’ulteriore apertura di credito per l’allenatore. Costretto a ribadire - come se non fosse del tutto ovvio - che l’obiettivo è lo scudetto. Per puro dovere di cronaca, ricordo che Luciano Spalletti, il primo l’ha conquistato a 64 anni, dopo aver allenato, tra le altre, Roma (due volte) e, guardacaso, proprio l’Inter. Dove molti lo consideravano inadeguato, per non dire di peggio.