Inter, se Benitez fallisce il Mondiale è pronto Zenga
C’è una parola che dopo oltre sei stagioni sta tornando di moda in casa Inter: traghettatore. L’avvio di Rafa Benitez, al di là delle più ovvie giustificazioni (infortuni in primis), è stato deludente. Massimo Moratti ha confermato il tecnico spagnolo, ma è evidente 1) che Benitez sia ormai un allenatore sfiduciato e che sia ancora in sella soltanto perché il Mondiale per club è imminente; 2) che se l’Inter dovesse fallire l’appuntamento di Abu Dhabi per l’ex manager del Liverpool sarebbe il capolinea. Giù dal treno nerazzurro e cambio nella sala macchine con l’ingresso di un grande della storia interista.
L’AMATO NUMERO 1 «Un WalterZenga, c’è solo un Walter Zenga». Chissà che questo coro non venga riproposto dalla curva nerazzurra il 6 gennaio in occasione di Inter-Napoli, la prima partita che potrebbe - il condizionale è più che mai d’obbligo - vedere sulla panchina dei campioni d’Europa l’ex portiere degli anni ‘80 e ‘90. È infatti Zenga, oggi allenatore dell’Al-Nassr di Riyad (Arabia Saudita), il favorito nel caso crolli il castello Benitez. Le vittorie su Twente e Parma avevano riportato serenità nell’ambiente nerazzurro, tutto spazzato via dal defraudante ko con la Lazio. La gara di martedì a Brema servirà solamente a migliorare l’umore in vista del Mondiale per club (l’Inter è già qua-lificata, ma le chance di arrivare primi nel girone sono comunque poche), vero bivio della stagione di Benitez (in caso di esonero, l’Inter dovrà pagargli 4 milioni, l’ammontare di un’annata intera di stipendio).