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    Inter-Sassuolo, cena per Pinamonti. Distanze minime e un'astuzia per tenersi la recompra

    Inter-Sassuolo, cena per Pinamonti. Distanze minime e un'astuzia per tenersi la recompra

    • Pasquale Guarro
    Una cena al ristorante Toscano per intavolare un interessante discorso di mercato. Ieri sera in Brera Inter e Sassuolo si sono ritrovate al completo: Marotta, Ausilio, Baccin e l’avvocato Capellini per i nerazzurri, Carnevali e Rossi per i neroverdi. Nel menù Andrea Pinamonti, dopo che nel pomeriggio proprio Carnevali aveva portato avanti i discorsi con Vincenzo Raiola, agente del centravanti. 20 milioni di euro, questa la valutazione che l’Inter fa del suo centravanti, una cifra che il Sassuolo non ha ancora raggiunto, ma le parti non sono molto distanti. Di sicuro una quadra va ancora trovata, ma l’intenzione è quella di raggiungere presto l’intesa, ovviamente solo dopo che i neroverdi avranno ceduto Raspadori, sempre più vicino al Napoli.

    Poi c’è la questione recompra… E probabilmente anche così si spiega la presenza dell’avvocato dell’Inter a cena. Il Sassuolo non ha rifiutato l’ipotesi, ma c’è un problema: stando alle norme vigenti, inserendo l’opzione di riacquisto nell’operazione, l’Inter potrebbe contare solo in seguito sulla plusvalenza, ovvero una volta accertato che il calciatore non tornerà a Milano, quando la recompra sarà scaduta. Ecco perché si sta ragionando su una clausola rescissoria. I club sono al lavoro, mentre Pinamonti, che ha già avuto i primi contatti con Dionisi, non vede l’ora di poter ricominciare dall’Emilia.

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