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Inter, Sanchez più forte di Lautaro e Dzeko: l'ultima chance per convincere tutti e riprendersi la sua carriera
STOP E INDOLENZA - Ma al di là del compenso, sono stati soprattutto i tanti infortuni ad indispettire società e tifosi. Guai fisici che il cileno ha rimediato sempre in nazionale, dove qualcuno gli rimprovera di aver voluto giocare anche se in condizioni precarie. Così la sua storia nerazzurra è stata un continuo pit stop, con pochi alti e tanti bassi, resi ancora più beffardi dall’indolenza dell’ex United, spesso polemico sui social, dove è capitato che chiedesse più spazio con messaggi che mettevano alla prova la pazienza dei dirigenti.
REGISTA OFFENSIVO - Eppure, la stessa dirigenza nutre una profonda stima nelle qualità tecniche di Sanchez, ritenuto l’attaccante più forte in rosa. Più di Lautaro e Dzeko, ovviamente a patto che le condizioni fisiche gli consentano di allenarsi e giocare con sufficiente continuità. Così come sta avvenendo in quest’ultimo periodo, in cui sta mostrando la “Maravilla” dei suoi colpi. La gamba non è più quella dei tempi migliori, ma nel fitto fraseggio del gioco di Inzaghi, “il Nino” regala intuizioni determinanti. Nessuno come lui premia l’inserimento degli esterni e inoltre, i suoi movimenti favoriscono l’inserimento dei centrocampisti. Perché Sanchez arretra, tiene palla, salta l’uomo e smista con qualità. Un regista offensivo che può giocare in coppia con chiunque o entrare in corsa.
AVANTI INSIEME - La domanda che tutti si fanno è solo una: quanto durerà? Nessuno può saperlo, ma una cosa è certa: Ausilio e Marotta sanno che è quasi impossibile trovare di meglio nel mercato di gennaio e per questo motivo si andrà avanti con Sanchez fino al termine della stagione, una soluzione che era tutt’altro che scontata fino a un mese fa. Ogni discorso sarà quindi rimandato giugno, nella speranza che Sanchez possa finalmente dare continuità al suo genio.
