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Inter, saldato il debito di riconoscenza verso Dzeko. Stop all'alternanza: adesso serve Lukaku
LA SCELTA - Adesso però è arrivato il momento di riaffrontare il tema, perché Dzeko appare in evidente difficoltà, mentre Lukaku sta ritrovando lo smalto dei tempi migliori. E nel frattempo l’Inter è chiamata ad affrontare sfide delicate, come il doppio impegno di Champions contro il Milan e la semifinale di ritorno di Coppa Italia, contro la Juventus. Giunti a questo punto la domanda che tutti si pongono è la seguente: “Inzaghi alternerà ancora Lukaku e Dzeko come fatto finora o sceglierà una soluzione diversa?”. Domani arriverà la prima risposta, perché finora chi ha riposato nella gara precedente ha poi giocato quella successiva, e viceversa. Contro l’Empoli è partito titolare Lukaku e se due più due fa quattro, domani dovrebbe essere la volta del bosniaco. A meno che Inzaghi non stia iniziando a rivalutare la questione, perchè decidere di tenere fuori un Lukaku che mostra segnali di ripresa è pur sempre una bella responsabilità. E anche il discorso “Lo inserisco a difese stanche” vale fino a un certo punto, perché Lukaku è un Diesel, il suo corpo ha bisogno di tempo per spezzare il fiato e mettersi in moto. Empoli ne è una dimostrazione: pessimo primo tempo e meravigliosa seconda frazione.
LA SINTESI BRUTALE - Bisognerà partire dal punto meno democratico possibile, perché l’Inter nelle prossime settimane si giocherà tutto e non è sicuramente questo il momento di usare il bilancino per equilibrare questioni di spogliatoio. Scrematura, anzi, Walter Sabatini la chiamava “Sintesi brutale”. Così bisognerà procedere, rispondendo a una sola domanda: “Chi può aiutare maggiormente l’Inter in questo momento?”. Se Lukaku fa il Lukaku, il dubbio non esiste. Poi ci sarà bisogno di tutti ma adesso, probabilmente, è arrivato il momento di uscire da certi equivoci e mettere Lukaku in campo in tutti i big match.